la collezione d'arte: Alfonso Palma

"In riva al mare" Olio su tela

Note sull'artista

“[…] uno dei maestri della Capitale del Mezzogiorno, Alfonso Palma, l'ultimo impressionista post-moderno che, da oltre trent'anni, calca le orme dei grandi macchiaioli di fine '800 con uno stile sempre personale e spesso inaspettato. Alfonso Palma ama dipingere dal vero fin dagli inizi, quando seguiva il maestro ed amico Roberto Carbone alla ricerca di un'emozione da catturare e fissare sulla tela. La ricchezza di questa esperienza di pittore "en plein air" si mostra con tutta la sua forza nei colori e nelle forme definite a colpi di spatola. Una pittura dal vero fatta di macchie, colori, fiori e paesaggi, marine e nature morte. Le tele di Alfonso Palma non sono mai uguali una all'altra. Anche quando i soggetti si somigliano, le visioni e le emozioni si differenziano come a testimoniare lo stato d'animo differente che le ha sapute cogliere. A volte, a farla da padrone è un cielo sereno contornato da colori pastello che si turba fin troppo presto e lascia spazio, nella tela appena successiva, ad un mare furioso che schiuma fin sopra le balaustre. La natura, nelle tele di Alfonso Palma, è il segno linguistico più abusato. Ma l'osservatore attento potrà contemplare la stessa opera a più livelli di profondità: ad un primo potrà apprezzare la sapiente tecnica della rappresentazione, il magistrale accostamento dei colori e le scelte compositive di chiara scuola vitruviana: scelte concrete e, tutto sommato, rassicuranti. Ma più in profondità, lo stesso osservatore, potrà scorgere alcune pennellate fuori dal coro che, quasi come gli errori di una mano furiosa, lasciano tratti indelebili di agitazione e foga creativa in spazi insospettabili dell'io. E questo fa di Alfonso Palma, l'impressionista che non ti aspetti, un interprete originale di una delle scuole d'arte più apprezzate di sempre”.

"Piazza di paese" Olio su tela

Testo tratto dalla presentazione della mostra “Realtà e Intuizioni” svoltasi dal 2 al 28 febbraio 2009 a Napoli presso la Chiesa San Severo al Pendino


"Interno con drappo blu" Olio su tela

Nato il 19 luglio del 1943 al Pallonetto, uno dei caratteristici quartieri della Napoli povera, il maestro Alfonso Palma è il primogenito di 7 figli. Negli anni 70 ha modo di conoscere quello che sarà il suo grande maestro, il prof. Roberto Carbone, autore di “La composizione in pittura” (Miller 1984), che saprà affascinarlo e poi condurlo verso la pittura “en plein aire” dove l'artista, armato di spatola, si confronta con un mondo di stimoli infiniti da ridurre nelle anguste misure di una tela, dove nulla è dato al caso e dove masse e colori ridistribuiscono ordine nell’infinito delle cose. Si avvicina al postimpressionismo di Van Gogh, ma rimane se stesso, inconfondibilmente se stesso. Ama i soggetti bucolici, lavora di getto; preferisce la tela: gioca coi colori e tratteggia con la china; ma i suoi mezzi tecnici, i suoi oli, le sue tempere, le sue chine, i suoi pastelli sono sempre tutti rivolti ad esprimere non le cose ma l’animo delle cose; non le figurazioni ma il significato recondito delle figurazioni, donde ne esce un artista che pensa e fa pensare, e la cui arte è come una evasione sitibonda di serenità. Attualmente il maestro Alfonso Palma continua a dipingere molto attivamente, producendo numerose opere di indiscusso valore, che testimoniano l'ormai elevatissimo livello di maturità artistica raggiunto, cui si aggiungono anche in diversi scritti poetici.

Bellella

A capa ianca into a nu lietto e spitale stesa

tutt’attuorno miedici e infermieri.

Ognuno cerca e dà na mano,

ognuno s’affanna chianu chianu.

“Bellella” chiamma a mamma o figlio,

stanno e pieri suoi aspettanno che si ripiglia.

A vicchiarella tene cchiù e ottantanni

e ‘e figli pe essa stanno in affanno

Stavolta a “botta” pesante l’ha avuta,

e ognuno s’aspetta nu cenno, nu saluto

ca fa passà o malore e a paura

speranno che è bbona a cura.

Accussì passano e iuorno eppure e notte

e tutti aspettano che s’appara o fatto.

Na matina Bellella scetannese

aiza a capa a coppo o cuscino

chiamma o figlio forte e le dice:

“Bellella” sta ancora ccà dincello e frati tuie

stamma ancora assieme è passato o mumento bbuio.

"Prime foglie" Olio su tela

Visita il sito del maestro Alfonso Palma www.alfonsopalma.it (da cui sono tratte le immagini per gentile concessione dell'Artista)

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