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Forte e gentile, questo scorcio d'Abruzzo dove la sacralità dei monti si riflette nel mare, un'azzurra presenza che rappresenta una frontiera aperta sul Mediterraneo. Una natura che corre dai boschi selvaggi della Maiella al mare attraversando dolci colline: paesaggi diversi che convivono in un'intrinseca armonia. Questa è la provincia di Chieti, con i suoi 104 comuni, dove passato e memoria hanno saputo integrarsi con industrializzazione e tecnologia. La fascia costiera oggi è un po' l'esempio concreto dello sviluppo economico di questa terra.
Teate antiquum, nobile città arroccata su un colle, capitale dei Marrucini, municipium romano dal I sec. A.C., è immersa in un contesto geografico unico: da una costa in alcuni tratti persino incontaminata, e in altri bene attrezzata per il turismo balneare, ai 2.793 metri toccati dalla sommità della Maiella intercorrono appena 40 km in linea d'aria.
Questo, insieme a una città di oltre 52 mila abitanti capaci - nonostante lo sviluppo economico - di una genuina ospitalità lungo una miriade di itinerari storici, artistici, culturali ed eno-gastronomici da scoprire con meraviglia, merita davvero un viaggio a Chieti e nella sua provincia. Davanti ad essa la Maiella si staglia in lontananza, coperta di neve per la gran parte dell'anno. Monumenti, chiese, scorci suggestivi, angoli di terra e di mare sono avvolti in un caleidoscopio di colori.
La provincia di Chieti è storia di città e paesi, di musei, teatri, reperti pregiati, di ricchezze custodite gelosamente.
Articolo tratto da Ulisse, rivista di bordo dell’Alitalia |
