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Sicilia

Chiusa Sclafani

 

A volte la "memoria" dei luoghi si perde per mancanza di "anime sensibili", capaci di raccogliere con certosina pazienza, notizie, immagini, testimonianze, che la vita di oggi con il suo ritmo assurdo ha già condannato a scomparire. Il desiderio di conoscere le memorie dell'entroterra siciliano, non può non essere stimolato dall'incontro con i nuclei storici del corleonese.

Dopo il nascere e lo scomparire di insediamenti umani protostorici, più o meno certi, l'immagine che ci arriva dal tempo, porta l'impronta prevalente dell'impianto urbano medievale con tutte le inevitabili modifiche delle varie epoche succedutesi, sino alla prima metà dell'800 che segna il trapasso dall'epoca feudale ai tempi moderni.

La storia di Chiusa Sclafani come la storia di tutti i feudi è in gran parte legata a quella delle famiglie nobili che nei secoli ne acquisirono il possesso o attraverso matrimoni o per investitura regia. Prima di essere concesso da Ruggero II a Giovanni Antonio Sclafani il territorio di Chiusa apparteneva alla Chiesa di Girgenti. In località Barrere, che corrisponde all'odierno quartiere S. Salvatore, la tradizione riporta la costruzione del primo casale e di una chiesa. Nella stessa località Giovanni Antonio Sclafani iniziò la costruzione del suo castello il cui volume, completamente rimaneggiato, si erge sul lato Ovest dell'odierna Piazza Castello. Dal recinto o Chiusa del Castello, da cui secondo alcune ipotesi l'origine del nome del borgo, il Barone di Sclafani allevò cavalli da donare annualmente a Ruggero II.

Bevaio Badia

Matteo Sclafani succedette nel 1320 al padre Giovanni Antonio e continuò la costruzione del Castello intorno al quale cominciarono a sorgere le case dei suoi vassalli, dando origine al primo nucleo abitato di Chiusa. É a questo primo nucleo abitato che si fa risalire la nascita di Chiusa, sebbene nel 1887 fu scoperta in località oggi chiamata «Chiusa la vecchia», una necropoli che suggerisce la preesistenza di un insediamento risalente ad epoca bizantina.


Tratto dal sito del Comune di  Chiusa Sclafani http://www.comune.chiusasclafani.pa.it/ su segnalazione del dr. Leonardo Coscino.

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