la collezione d'arte: Tanina Cuccia

grande frammento


teoria delle vergini (particolare)

Note sull'artista

(…) La personale dell’artista palermitana di origine “arbëreshe” (…) propone 25 opere frutto delle sue recerti ricerche artistiche. In esse, espresse con la forza del linguaggio contemporaneo dai forti accenti concettuali e materici, viene riproposto lo sfaldamento del concetto del sacro e il richiamo alla memoria come identità. Si tratta di frammenti di affresco quasi senza spessore, sospesi, sottili strati pittorici “quasi apparizioni provenienti da altre epoche e culture che si offrono allo spettatore in un silenzio carico di spiritualità”.

Scrive Vinny Scorsone che presenta l’artista in catalogo: “(…) In un’epoca in cui ogni certezza è messa quotidianamente a dura prova e in cui il nostro animo si trova dibattuto tra stimoli e “chiamate” differenti, noi stessi siamo frammenti. Frammenti di ciò che siamo, di ciò che avremmo voluto essere. Deboli strati pittorici attaccati a quell’unico pezzo di intonaco sopravvissuto alle guerre, al tempo, all’umidità che ammorbidisce e sfalda finanche la nostra sinopia (…)”.

Così come Alfredo La Malfa: “(…) Le sue opere non vogliono andare oltre la tradizione bizantina ma vogliono, ancor oggi, inverarla. E non penso che questa sia una semplice conformità con il tempo presente. La tradizione spirituale - e la rivelazione biblica ne è esempio mirabile - manifestano tutta la complessità e la difficoltà che l’uomo in ricerca, da sempre, deve superare per giungere a ciò che è il suo sé più autentico. (…)”.


Tratto dalla presentazione della personale “Frammenti - memorie”, Casa della Divina Bellezza, Forza D’Agrò (ME). 29 maggio - 19 giugno 2010.

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