Le pagine di Napoli

Il palazzo “del Gas”

I nonni napoletani di Edgard Degas

di Ciro La Rosa

Particolare androne

Non tutti sanno che il grande pittore Edgard Degas aveva i nonni paterni ed il padre napoletano.

Edgard Degas

Chi erano i Degas? Famiglia originaria della Francia della regione della Linguadoca (Langue d'Oc) dal cognome De Gas, De Gast, De Guast e dopo la rivoluzione francese nella forma odierna di Degas, nobili e signori col predicato “De Bagnolis” dal XIII secolo, al quale aggiunsero il cognome attuale nel XVI secolo, iscritta nella nobiltà e nel “Catalogo dei Gentiluomini” della provincia di Linguadoca dall’8 novembre 1670, col blasone registrato nel “Armorial Generale” anno 1696 e nel “Registre de la Generalitè de Montpelier” al foglio 537, cavalieri del prestigioso ordine degli Orleans, reali di Francia, da cui l'istrice al centro dello stemma familiare. Si stabilirono nella provincia dell'Orleans a Meung col capostipite Pietro, la moglie Anna Hul ed il figlio René Hilaire (Orleans 1770 – Napoli 1858) colui che diede origine al ramo napoletano del casato e nonno del pittore. Tutto ebbe inizio nel periodo della Rivoluzione Francese, poiché egli manifestò, il giorno 16 ottobre del 1793, contro il brutale accanimento al passaggio della carretta che trasportava al patibolo la regina Maria Antonietta; inviso ai rivoluzionari, si salvò perché informato in tempo del suo arresto, sfuggì al Tribunale Rivoluzionario chiedendo ospitalità a Napoli in qualità di aristocratico e di perseguitato politico. In Napoli si mantenne sempre fuori da ogni attivismo politico dedicandosi solo ai suoi affari di ottimo agente di cambio e banchiere, uscendo indenne da tutti i sovvertimenti politici di fine secolo XIX, imparentandosi con le nobili famiglie del Regno di Napoli dei Morbilli, Bellelli, Primicile Carafa. Si sposò a Napoli con la livornese Giovanna Teresa Freppa, dalla quale ebbe ben 7 figli: 4 maschi e 3 femmine; solo i maschi non presero la nazionalità napoletana, vivendo in Francia, ma i loro ultimi anni li trascorsero a Napoli, fecendosi registrare all'ambasciata di Francia quali cittadini francesi, e qui sono sepolti. [1]

Palazzo Degas, lapide commemorativa

Da uno dei figli di René Hilaire, Lorenzo Auguste (Na 1809 – Na 1879) sposato con la francese Marie Celestine Musson, nacque Hilaire Edgard Degas, il famoso pittore. Il quale venne più volte a far visita i nonni e ad eseguire ritratti di famiglia.

Stemma Degas

Il palazzo in cui vissero i Degas è il palazzo Monteleone Pignatelli in calata Trinità Maggiore, comprato pezzo per pezzo dagli anni 1823 al 1832. Il palazzo, per quelle strane deformazioni popolari, è conosciuto nella vulgata popolare come “Palazzo del Gas”.

Palazzo Degas in prospettiva

Il Palazzo sorto per dispetto”...Nella zona tra Monteoliveto ed il Gesù Nuovo vi erano un tempo dei bellissimi giardini: quello del “Carogioiello” dei D'Avalos di Palazzo Maddaloni e quello del “Paradiso” del Palazzo Monteleone, ma il marchese del Vasto D'Avalos ebbe la cattiva idea di costruire il suo appartamento privato sul lato del giardino di palazzo Monteleone e la duchessa Girolama Colonna, non potendo tollerare occhi indiscreti, fece costruire i palazzi che ora sorgono su via Sant'Anna dei Lombardi. Distrutti i giardini, resta il palazzo Monteleone, oggi con i rifacimenti del 1718 voluti dal duca Nicola Pignatelli ed eseguite dall'architetto Ferdinando Sanfelice, ricordato soprattutto per il portale riportato in tutti i libri di architettura. Le colonne alternate in piperno e marmo .. “il Sanfelice pretese ad ornarvi il portone d'una maniera più capricciosa, un mascherone forma capitello alle colonne, le sue orecchie le evolute...”

Progetto di Sanfelice

Qui vi soggiornò nel 1760 Giacomo Casanova che, giocando a “faraone”, vinse migliaia di ducati ai nobili Napoletani.

Ciro La Rosa ego sum

Giugno 2013


Note

[1] Secondo il Codice del Regno delle Due Sicilie, articolo 11 delle leggi civili del 1819, “Il sol fatto di essere nati in territorio del Regno non attribuisce la nazionalità Napolitana”, il figlio di uno straniero, nonostante sia nato in una città del Regno, doveva far esplicita domanda per acquistarne la nazionalità.

Reportage fotografico

Portale

Iscrizione

Il portale con l'alternarsi del marmo e del piperno

Particolare intarsio androne

Mascherone - capitello

Balcone in piperno

Scalinata sinistra

Finestre

Ingresso

Ingresso

Ingresso prima scalinata

Lume

Scala

Strutture metalliche interno cortile

Ingresso della palazzina interna al cortile

Cortile interno

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