Sud Illustre

 

I grandi della Musica del Sud

Francesco Nicola Fago

"il Tarantino"

la vita e le opere

a cura di Fara Misuraca e Alfonso Grasso

 

Figlio di Cataldo e Giustina Tursi nacque nella Città vecchia di Taranto, Regno di Napoli, il 26 febbraio 1677. Iniziò gli studi musicali a Napoli presso il Conservatorio della "Pietà dei Turchini" (1693-1695) sotto la guida di Francesco Provenzale. Nel 1697 venne nominato maestro supplente dello stesso Conservatorio e dopo pochi anni, nel 1705, succedette al vecchio Provenzale come primo maestro di Contrappunto e composizione, carica che mantenne fino al 1740. Nel 1709 fu eletto maestro di cappella al Tesoro di San Gennaro, carica che mantenne fino al 1731. Dal 1736 fu anche maestro di cappella di San Giacomo degli Spaguoli.

dal "Faraone sommerso"

"Forz'è pur nel proprio sangue" da “Il Faraone sommerso”

Fra i suoi migliori allievi figurano Nicola Sala, Leonardo Leo, Niccolò Jommelli, Giuseppe de Majo, Carmine Giordano e Francesco Feo. Fago compose musica sacra e da teatro con lo stile elegante e puro della Scuola Napoletana, ma che secondo i critici mancò di quel tocco di originalità da farne un genio della musica, pur restando tra i grandi compositori del ‘700 Napoletano.

Il 23 novembre 1701 sposò Caterina Speranza Grimaldi, sorella del celebre cantante castrato Nicola detto Cavalier Nicolino. Da questa unione nacquero 11 figli, di cui 5 morirono in tenera età. Solo il primogenito, Lorenzo, seguì le orme paterne e fu anch'egli compositore e pedagogo presso il Conservatorio della Pietà dei Turchini. Morì a Napoli il 18 febbraio 1745.

Tre toccate, Margaret Fabrizio, Arpa

Opere principali

  • Il Radamista, dramma, 1707

  • L'Astratto, dramma, 1709

  • Il Faraone Sommerso, oratorio, 1709

  • Le fenzejune abbendurate, 1710

  • La Cianna, commedia, 1711

  • Cassandra Indovina, dramma, 1711

  • Lo Masiello, dramma, 1712

  • La Dafne, favola pastorale in stile arcadico, 1714

  • Magnificat a dieci voci con strumenti

  • Stabat Mater a quattro voci con quartetto

I Turchini di Antonio Florio in “Quid hic statis pastores”


Testo tratto con modifiche da http://it.wikipedia.org/

Pubblicazione on line del Portale del Sud, maggio 2012

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