Sud Illustre

 

I grandi della Musica del Sud

 

Umberto Giordano

a cura di Fara Misuraca e Alfonso Grasso

 

Umberto Giordano nacque a Foggia il 28 agosto 1867. Ha legato il suo nome ad alcune opere liriche entrate stabilmente nel repertorio internazionale.

Dapprima bocciato all'esame di ammissione al Conservatorio di Napoli (San Pietro a Majella), studiò poi con Paolo Serrao e la sua prima opera, Marina, fu scritta per una competizione accademica; seguì Mala vita, dramma che ruota attorno a un lavoratore che fa voto di recuperare una prostituta in cambio della guarigione dalla tubercolosi. L'opera suscitò un certo scandalo quando fu rappresentata a Roma nel 1892.

Mario Del Monaco, "Un dì all’azzurro spazio" da Andrea Chenier

Giordano tentò un approccio più romantico con la sua opera successiva del 1894, Regina Diaz, che tuttavia non ebbe successo e venne rappresentata solo due volte. Il compositore si trasferì perciò a Milano, ritornando al verismo con quello che sarebbe diventato il suo lavoro più conosciuto, l'Andrea Chénier (1896), basato sulla vita dell'omonimo poeta francese. Anche Fedora,musicata nel 1898, si rivelò un successo e viene tuttora rappresentata frequentemente.

Luciano Pavarotti, "Un dì all’azzurro spazio" da Andrea Chenier

Le opere successive di Giordano ebbero minore risonanza, anche se vengono riproposte saltuariamente in Italia e all'estero.

Aldo Protti, "Nemico della Patria" da Andrea Chenier

Quando fu rappresentata Mala Vita nel 1892, Giordano venne invitato a suonarne alcuni brani al pianoforte presso il Circolo Dauno di Foggia. Soltanto a metà dell'esecuzione però, alzando gli occhi dal piano, il compositore s'accorse che la gente s'era seduta ai tavoli e giocava a carte invece di ascoltarlo. Questo episodio portò ad una lunga rottura tra Giordano e la sua città natale, con cui si riconcilierà solo nel 1928.

Morì a Milano il 12 novembre 1948.

Maria Callas Mario Del Monaco "Vicino a te" da Andrea Chenier


Opere

  • Marina, libretto di Enrico Golisciani (1889)

  • Mala vita, libretto di Nicola Daspuro (Teatro Argentina di Roma 21 febbraio 1892). Rifacimento con il titolo Il voto (Teatro Lirico di Milano, 10 novembre 1897)

  • Regina Diaz, libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci (Teatro Mercadante di Napoli, 5 marzo 1894)

  • Andrea Chénier, libretto di Luigi Illica (Teatro alla Scala di Milano, 28 marzo 1896)

  • Fedora, libretto di Arturo Colautti (Teatro Lirico di Milano, 17 novembre 1898)

  • Siberia, libretto di Luigi Illica (Teatro alla Scala di Milano 19 dicembre 1903). Seconda versione Teatro alla Scala di Milano 5 dicembre 1927.

  • Marcella, libretto di Henri Cain, Edouard Adenis e Lorenzo Stecchetti (Teatro Lirico di Milano, 9 novembre 1907)

  • Mese mariano, libretto di Salvatore Di Giacomo (Teatro Massimo di Palermo, 17 marzo 1910)

  • Madame Sans-Gêne, libretto di Renato Simoni (Metropolitan di New York, 25 gennaio 1915)

  • Giove a Pompei, libretto di Luigi Illica e Ettore Romagnoli, in collaborazione con Alberto Franchetti, la parte di Giordano composta intorno al 1901 (Teatro Parioli di Roma, 5 luglio 1921)

  • La cena delle beffe, libretto di Sem Benelli (Teatro alla Scala di Milano, 20 dicembre 1924)

  • Il re, libretto di Giovacchino Forzano (Teatro alla Scala di Milano, 12 gennaio 1929)

  • La festa del Nilo (incompiuta)


Testo ed immagine tratti da Wikipedia, l'enciclopedia libera http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Giordano

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