la collezione d'arte: Adriano Manocchia

As The Fog Lifts


Covered Bridge

Note sull'artista

Artista d’oltre oceano di antico ceppo abruzzese.

Sono un pittore” ci dice, non vuole essere chiamato con altro nome. Nato 50 anni fa a New York, dall’antico ceppo abruzzese dei Manocchia, diffonde dal suo volto scultoreo un magnetismo inquisitorio, quasi volesse fotografare uno dei soggetti che giornalmente ritrae sulla tela da oltre vent’anni. Squisito e impulsivo, altero e docile, è difficile decifrarlo. Abbiamo avuto modo di conoscerlo la scorsa estate, allorché presenziò alla mostra personale a Roma dopo aver consumato qualche giorno sulla sua “spiaggia vellutata ed inimitabile”, dice.

Sono nato nella zona del Bronx, la piccola Italia di New York dove ho completato i primi studi.Mio nonno Adriano, un giuliese verace che oggi è difficile trovare, mio padre Lino, anche lui di Giulianova, mentre mia madre Ada, era nata nello stato dell’Ohio da famiglia giuliese. Mia moglie, Teresa Schiavi, è nata sulla ridente collina di Giulianova dove vi torna spesso. Completata l’Università col Bachelor Degree alla Pace University, ho trascorso una ventina d’anni viaggiando, fotografando per giornali e riviste sportive i più importanti personaggi. Da Joe Di Maggio a Rocky Marciano, da Muhammad Alì a Mario Andretti, per citarne alcuni. Il lavoro era sopratutto per dare una mano a mio padre Lino, oberato di lavoro fino al collo; ho lavorato anche con le telecamere della Rai, fotografando ripetutamente il Presidente Carter alla Casa Bianca, oltre a servizi sulla portaerei Americana “Nemet” e tanti altri soggetti, di massimo interesse per me, appassionato di pittura”.

Nel 1984, Adriano riversò la sua attenzione alla pittura, adottando la tecnica dei “Vecchi Maestri” e attrasse subito l’interesse dei principali collezionisti e dei critici d’arte d’America. I suoi lavori sono stati esposti nella famosa galleria di Jackson Hole nel Wyoming; ma anche nei musei di Manchester nello stato del Vermont o nel Catskill Fly Fishing di Livingstone – New-York. Inutile aggiungere che il nostro concittadino-artista, continua e ricevere, Awards quale uno dei più importanti pittori contemporanei. Non solo,ma ha ricevuto anche molti premi, tra cui segnaliamo: l’International Fishing Expo Italia, l’Embassy Program, Dupont Art, Bicentennial US Constitution, Panda Smithhsonian, ed altri ancora. Le gallerie più rinomate d’America come la Barkfield di New York, le altre di Jackson Wyoming, Scotzdale Arizona ecc. presentano sempre nuove produzioni di questo poliedrico artista, ed il plauso della critica americana non si è fatto attendere. Mentre, molti artisti considerano “l’acqua” uno dei più difficili elementi da riprodurre, Adriano dipinge oceani, laghi, fiumi e pesca, con grande facilità e piacere.

Vicino alle acque, sento di rinascere” - ama ripetere - ”e ovunque io trovi un fiume, un oceano o un ruscello amo ritrarli, perchè essi ispirano e sollevano l’anima”. Sì, Adriano Manocchia ama dipingere l’acqua; un soggetto che egli definisce “challenging”. Questa connessione dell’acqua, con la passione profonda del fly-fishing, offre un risultato scenico dove il pescatore ed in particolare più interessante del quadro, eppure la parte circoscritta riesce a conservare ottimamente la nostalgia insita di ciascun soggetto. Osservando i suoi vividi quadri i collezionisti riconoscono in lui un indiscusso talento e la capacità di captare il “mood”, creando un lavoro così realistico, scaturito dalle sue magistrali pennellate. Per questo, le immagini profondamente evocative di Adriano sono state selezionate continuamente per prestigiose esibizioni ed Awards. Molti artisti trovano fortemente difficile “trattare” con le acque, Manocchia, invece, le trova piacevoli.

Per me, è la parte meno tediosa e difficile della pittura. Amo trovarmi vicino alle acque che mi pervadono. Quasi mi sento rinascere, vicino ad un ruscello, un fiume,un oceano.” Col suo “cavalletto” egli applica una tecnica simile a quella usata dai “maestri” del Rinascimento italiano, che Adriano venera. Insomma la sua arte riflette la sua vita. Attualmente, l’artista vive a Cambridge nel cuore dello stato di New York, dove, con la sua famiglia, ha trovato un ambiente congeniale, dimenticando per un po' la vita frenetica della Grande Mela, un centro pittoresco, ricco di arte e storia. Appassionato di automobilismo, di auto storiche ed antiche, vanta nel suo palmares servizi fotografici degni di premi. Eppure, la sua grande passione resta l’acqua e il mare che gli donano ispirazioni addirittura favolose. Non è una assurdità, affermare che nelle vene dell’artista scorre del vero sangue abruzzese, misto di acqua e salsedine; del resto non sarebbe figlio di giuliesi. Buon sangue non mente.

Nella sezione “gallery” del sito www.tsmandco.com, si possono ammirare le sue opere.


Tratto da un'intervista di Walter De Berardinis

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