Numismatica

Un’inedita medaglia borbonica del 1846

per la visita del Principe di Salerno

alla Zecca di Parigi

a cura di Francesco di Rauso e Salvatore D’Auria [1]

 

Le visite alla zecca sono testimonianze importanti dal punto di vista storico-numismatico. In quel periodo i sovrani e i personaggi illustri che visitavano l’Italia Meridionale facevano, quasi sempre, tappa alla zecca partenopea espressamente invitati dai Borbone che con entusiasmo mostravano ai visitatori le moderne tecniche per la coniazione di monete e medaglie. Infatti, la zecca di Napoli era munita di strumenti all’avanguardia per la raffinazione dei metalli [2]. In occasione di suddetti avvenimenti vennero coniate medaglie di pregevole fattura. Iniziamo l’articolo nel presentare una panoramica delle medaglie borboniche coniate per commemorare le visite alle zecche di Napoli, Milano e Parigi, il tutto, corredato da cronache dell’epoca che testimoniano gli avvenimenti o in alcuni casi, la presenza stessa dei reali nelle città sopra-citate.

Ferdinando I di Borbone Re del Regno delle Due Sicilie in un dipinto del 1818 ca.

fig. 1 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1816 in bronzo Ø 48,5 mm. coniata a Napoli per la visita del Duca di Calabria alla zecca di Napoli (opus:?). Al dr./ FERDINANDUS IV.UTRIUSQUE SICILIÆ REX P.F.A. Testa coronata del Re a destra. Al Rov./ FRANCISCO / IUVENTUTIS PRINCIPE / ADSTANTE / SIGNATUM / XIV Kal.MAJAS / MDCCCXVI. (Ricciardi 113. D’Auria 126).

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Medaglia 1816 in bronzo dorato Ø 48,5 mm. coniata a Napoli per la visita del Duca di Calabria alla zecca di Napoli (Opus: Filippo Rega). Al dr./ FERDINANDVS I. D.G.REGNI SICILIARVM ET HIERVSALEM REX P.F.A. Testa coronata del Re a destra. Al rov./ Nel campo, FRANCISCO / IUVENTUTIS PRINCIPE / ADSTANTE / SIGNATUM / XIV Kal.MAJAS / MDCCCXVI. (Ricciardi -. D’Auria 127)

Giornale delle Due Sicilie Aprile 1816

Ieri S.A.R. il Principe ereditario si recò con la sua augusta consorte e le L.L. A.A. R.R. il Principe D.Leopoldo e la Principessa D.Carolina a visitare la Zecca e la fabbrica reale del tabacco. Le L.L.A.A.R.R. furono ricevute da S.E. il ministro delle finanze e dal Signor Marchese De Turris, direttore generale dei dazi indiretti, cui è commessa la cura dell’uno e dell’altro stabilimento. Alla zecca S.A.R. osservò tutti i miglioramenti ivi eseguiti, le belle macchine messe in attività per il conio delle nuove monete e quanto ha con esso in relazione.

Fu in tale occasione coniata, sotto gli sguardi di S.A.R. una medaglia, la quale aveva da una parte l’immagine di Sua Maestà il Re [con la leggenda FERDINANDUS IV UTRIUSQUE SICILIAE REX P.F.A. e la testa coronata del Re volta a destra e dall’altra una leggenda allusiva alla presenza dell’augusto principe Essa era la seguente: FRANCISCO/ IUVENTUTIS/ PRINCIPE/ ADSTANTE/ SIGNATUM/ XIV KAL. MAJAS/ MDCCCXVI

Faccio osservare che il giorno 14° prima delle calende di Maggio è, secondo il nostro calendario, il 18 Aprile, mentre dalla cronaca risulta che la visita è stata fatta il 17. [Fonte “dr. Giovanni Bovi – Tre visite alla zecca – Bollettino C.N.N. 1976” ]

Qui di seguito, alcuni particolari della parte inferiore sinistra del ritratto del sovrano sulla medaglia del 1816 del 1° tipo (fig. 1) e del 1816 del 2° tipo (fig. 2) dove si vedono chiaramente alcune differenze nella capigliatura del sovrano ed in particolare nella parte inferiore. E’chiaro che si tratta di due conii completamente diversi sia nella leggende che nei ritratti.

Per la coniazione delle tre medaglie del 1815 e 1816 (Pizzo Calabro, Per la posa della prima pietra della Basilica di San Francesco di Paola e per la visita alla zecca di Napoli del 1816 del 1° tipo) venne quindi utilizzato lo stesso dritto della medaglia in fig. 1 e 1a. Per le tre medaglie delle visite alla zecca (1816 del 2° tipo, 1818 e 1822) venne utilizzato lo stesso della medaglia in fig. 2 e 2a.

fig. 1a

fig. 2a

Riteniamo opportuno inoltre riportare qui di seguito alcune righe tratte da alcuni dispacci del 1818 della zecca di Napoli dove viene menzionato più volte il nome di Filippo Rega come incisore del ritratto del ritratto di Ferdinando I. Si attribuisce per tanto l’incisione della medaglia con ritratto del 2° tipo al suddetto artista.

R. Dispaccio del 25 Maggio 1818

...Per la visita di Ferdinando IV e Carlo IV fu data una gratifica agli impiegati e lavoranti dell’amministrazione generale delle monete di metà del soldo mensile. L’incisore Filippo Rega, il macchinista Domenico Rebora e l’incisore Achille Arnaud, senza soldo mensile, ebbero rispettivamente Ducati 100, 40 e 20...

... Al direttore dell’amministrazione delle monete Signor Direttore Avendo rassegnato a S.M, nel consiglio de’10 del corrente il di Lei rapporto de’3 dello stesso la M.S. nel degnarsi approvare la spesa di D. (Ducati) settanta occorsa per la costruzione della medaglia coniata in occasione della Sua venuta in codesta Amministrazione ha accordato al Sig. Rega per l’incisione del suo augusto ritratto la somma di D. cento. Nel V. nome le partecipo quella sovrana determinazione per lo adempimento di risulta. Napoli 14 Agosto 1818. [Il Ministro] [Fonte “dr. Giovanni Bovi – Tre visite alla zecca – Bollettino C.N.N. 1976” ]

Carlo IV di Borbone, re di Spagna

 

fig. 3 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1818 in bronzo Ø 48,8 mm. coniata a Napoli per la visita alla zecca di Napoli del Re e Carlo IV di Spagna (opus: Filippo Rega). Al dr./ FERDINANDVS I.D.G REGNI SICILIARVM ET HIERVSALEM REX P.F.A. Testa coronata del Re a destra. Al rov./ FERDINANDO. ET. CAROLO / CAROLI III FILIIS / NEAPOLITANAM OPIFICINAM/ AVRO. ARGENTI. AERI / FLANDO FERIVNDO / ADVENIENTIBVS / NVMISMA. MVTVO. AVGVSTORVM / FRATRVM. AMORE. INSIGNE / PROCVSVM. ILLICO / XI. CAL.IVN. / CICICCCCXVIII. (Ricciardi 117. D’Auria 133).

Carlo IV di Spagna (Portici, 11 novembre 1748 - Roma, 20 gennaio 1819) fu Principe delle Asturie dal 1759 e re di Spagna dal 14 dicembre 1788 al 19 marzo 1808 e dal 6 maggio al 6 giugno 1808. Figlio di Carlo III e fratello maggiore di Ferdinando I Re delle Due Sicilie, sposò nel 1765 Maria Luisa di Borbone Parma. Dalla loro unione nacque Maria Isabella, andata in sposa al principe Francesco (futuro Francesco I di Borbone Re delle Due Sicilie).

Giornale delle Due Sicilie, 1°Giugno 1818

Sabato [30 Maggio San Ferdinando] giorno onomastico di S.M. il Re delle Spagne Ferdinando VII vi fu gala a corte...La legge sovrana sulla monetazione ha messo in straordinaria attività la nostra Zecca; il Re si è recato a visitare quell’importante stabilimento in compagnia del suo augusto germano Carlo IV. Nello scendere dalla carrozza S.M. fu ricevuto dalla commissione delle verifiche, composta da S.E. il segretario di Stato Ministro delle finanze... Il Re vide pure con estremo piacere conservate tutte le medaglie coniate nel corso del suo paterno impero.. e perché taluni [artisti e manifatturieri] già premiati trovansi aver perduto quel glorioso distintivo del merito, S.M. ordinò che senza indugio si coniasse certo numero di quelle medaglie da distribuirsi nuovamente. Visitò poi il Re l’officina dei torchi. Messi i torchi in azione alla presenza del Re e del suo augusto germano furono coniate parecchie medaglie d’oro, e di argento destinate a perpetuare la memoria della visita fatta… [Fonte “dr. Giovanni Bovi – Tre visite alla zecca – Bollettino C.N.N. 1976” ]

fig. 4 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1822 in bronzo Ø 48,8 mm. coniata a Napoli per la visita della Duchessa di Lucca alla zecca di Napoli (opus: Filippo Rega). Al dr./ FERDINANDVS I.D.G REGNI SICILIARVM ET HIERVSALEM REX P.F.A. Testa coronata del Re a destra. Al rov./ M.ALOYSIA.BORBONIA.REGINA / LVCENSIVM.DVCE / REGIAM. OFFICINAM.A.A.A.F.F. / FERDINANDO.I.P.F.A.INSTAVRATAM / INVISENTE / VNA. CVM.FILIIS. AC NVRV / COMITE.FRANCISCO.CALABRIAE.DVCE / NVMISMA.EX.TEMPORE .CVSVM / IX.KAL.JVN.AN.CI I CCCXXII. (Ricciardi 126. D’Auria 139)

Maria Luisa di Borbone (San Ildefonso, 6 luglio 1782 – Roma, 13 marzo 1824) infanta di Spagna per nascita, fu regina d'Etruria e, successivamente, duchessa di Lucca. Appartenente al ramo spagnolo dei Borbone e figlia del re di Spagna Carlo IV e di Maria Luisa di Borbone-Parma. Nel 1795 andò in sposa a Ludovico I di Borbone, duca di Parma e Piacenza. Da questa unione nacquero Carlo Lodovico di Borbone e Maria Luisa (1802 - 1857). In seguito al Congresso di Vienna fu affidato a Maria Luisa il Ducato di Lucca, che governò con impegno e autorità dal 1817 fino alla morte sopraggiunta nel 1824. Durante la sua permanenza a Lucca, da sovrana illuminata, curò le opere pubbliche e l'istruzione, la modernizzazione economica del ducato e, inoltre, le scienze proseguirono sulla buona strada intrapresa in precedenza durante il regno di Elisa Bonaparte Baciocchi. Nel 1876 fu beatificata dal Papa Pio IX.

 

Maria Luisa di Borbone Duchessa di Lucca con il figlio Carlo Lodovico in un dipinto Francisco Goya

Giornale delle Due Sicilie del Giovedì 23 Maggio 1822

Nel prossimo passato lunedì 20 Maggio S.M. la Duchessa di Lucca e gli augusti suoi figli in compagnia di S.A.R. il Duca di Calabria, si recarono a visitare la zecca delle monete. Furon colà ricevuti da S.E. il Signor Marchese D’Andrea Direttore delle reali finanze e del Cav. De Rosa reggente del Banco delle Due Sicilie direttore generale di quella amministrazione. [Si visitarono le officine per le monete d’argento e d’oro osservando i trattamenti ai quali doveva essere sottoposto il metallo per essere atto alla coniazione, il gabinetto di incisioni diretto dal Rega e fu ammirata la serie delle monete da Re Carlo di Borbone in poi, conservate nella zecca]. Giunti nell’oficina de’torchi, fu all’istante battuta una medaglia nel cui dritto eravi l’effigie di S.M. il Re con la leggenda: FERDINANDVS PRIMVS D.G. REGNI SICILIARVM ET HIERVSALEM REX. Nel rovescio poi eravi scritto: ALOYSIA. BORBONIA. REGINA/LVCENSIVM. DE/REGIAM. OFFICINAM. A.A.A. F.F./A. FERDINANDO. I.P.F.A. INSTAVRATAM/ INVISENTE/VNA. CVM. FILIIS. AC.NVRV/ COMITE FRANCISCO. CALABRIE. DVCE/ NVMISMA. EX. TEMPORE. CVSVM/ XIII. CAL. IVN. AN. CI)I)CCCXXII S.A.R. il Duca di Calabria nel rendere ai suoi augusti congiunti de’processi chimici de’metodi meccanici migliori per formar le monete… dimostrò la profondità di un uomo dedito alle scienze la precisione di un artista e il calcolo di un finanziere. I visitatori nell’accommiatarsi dai capi e dai lavoranti della zecca si congratularono specialmente col Marchese D’Andrea e il Cavaliere De Rosa. [Fonte “dr. Giovanni Bovi – Tre visite alla zecca – Bollettino C.N.N. 1976”] [3]

Francesco I di Borbone e la consorte Maria Isabella di Spagna in dipinti del 1825 ca.

Francesco I di Borbone (Napoli, 19-8-1777 - ivi, 8-11-1830). Era uomo fondamentalmente religioso e tranquillo. Appena asceso al Trono, concesse amnistia ai soldati disertori e felloni. Poi commutò la pena dell'ergastolo in quella dei ferri, ridusse le condanne detentive eccetto i condannati per furto. Concedeva udienza a tutti, per quanto possibile, e per quanto possibile cercava di sovvenire ai tanti bisogni che gli venivano esposti. Subito volle andare a Milano con la Regina al fine di ottenere che le forze austriache, presenti dal 1820, lasciassero finalmente il Regno, il che avvenne nel 1827, con grande vantaggio economico per governo e sudditi……Accrebbe la flotta, istituì compagnie di assicurazioni per facilitare il commercio marittimo, protesse e migliorò l'industria (istituì premi e esposizioni biennali)... Fece anche un trattato commerciale con la Turchia al fine di ottenere per le imbarcazioni napoletane il transito attraverso i Dardanelli. Nonostante la difficile situazione economica, favorì l'agricoltura, prosciugò laghi…….. Venne a mancare proprio mentre in Europa ricominciavano le rivoluzioni, nel 1830 (anno in cui il ramo francese dei Borbone perse il Trono); lasciò al giovane figlio, appena ventenne, una difficile eredità. Ma il figlio seppe ben essere all'altezza. [Fonte: www.realcasadiborbone.it]

Maria Isabella di Spagna (Madrid, 6 luglio 1789 – Portici, 13 settembre 1848), fu la seconda moglie e la sola regina consorte di Francesco I delle Due Sicilie. Infanta di Spagna, era figlia di Carlo IV di Spagna. I nonni erano Carlo III di Spagna e Maria Amalia di Sassonia per parte di padre, e Filippo di Borbone e la principessa Elisabetta di Borbone per parte di madre. Il 6 luglio 1802 a Barcellona, Maria Isabella sposò per procura suo cugino di primo grado Francesco principe di Napoli e di Sicilia, che era figlio primogenito di Ferdinando III di Sicilia/Ferdinando IV di Napoli e della sua prima moglie Maria Carolina d'Austria. Ferdinando era suo zio, fratello minore di suo padre. Fu mandata a incontrare il suo nuovo marito ed un secondo matrimonio (questa volta di persona) fu celebrato a Napoli il 19 agosto 1802, la sposa aveva tredici anni, lo sposo venticinque. Ebbero dodici figli che si legarono a molte delle case regnanti del XIX secolo.

fig. 5 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1825 in Argento 38,7 mm. coniata a Milano per la visita dei Reali alla zecca di Milano (opus:?). Al dr./ FRANCISCVS.I. / VTRIVSQVE.SICILIAE.REX / ET.MARIA.ISABELLA / CONIVX. Al rov./ OFFICINAM.MONETARIAM / MEDIOLANENSEM / INSPEXERVNT / V.KAL.IVNII / MDCCCXXV. (Ricciardi 135. D’Auria 145)

Lettere di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di Salerno al fratello Francesco (I)

Carissimo Fratello... Voglio sperare che il Vostro Viaggio sia stato così felice come il mio, giachè io toltone le ore di fermata, non ho effettivamente impiegato nel viaggio da Milano si qui 10 ore e ¾… Questa mattina fra le 11 e le 12 giungerà l’Imperatore ed il Re e la cara Mimma li anderanno incontro e farà l’entrata al rimbobo (sic) dell’Artiglieria e con la Guarnigione sotto le armi. Domani avrà luogo lo stesso per Voi… Genova li 31 Maggio 1825 L.

Carissimo Fratello.. Il 20 corrente dopo di essermi separato dal migliore dei fratelli… feci un felicissimo viaggio… da Pariggi vi invierò il mio giornale. … Qui ho trovato varie lettere della cara Amelì, essa mi attenderà il 27 a Fontaineblau … il 29 mattina andrò a Pariggi. Lione, li 23 Giugno 1825 L.

fig. 6 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1825. bronzo 37 mm. coniata a Parigi per la visita del Principe di Salerno e della Duchessa di Berry alla zecca di Parigi (opus:Nicolas Pierre Tioler). Al dr./ CHARLES X ROI DE FRANCE Testa a sinistra del Re Carlo X; in basso, N.TIOLER. (in carattere calligrafico). Al Rov./ LL.AA.RR. / LE PRINCE / DE SALERNE / MADAME / DUCHESSE DE BERRY / VISITENT LA MONNAIE / DE PARIS / LE 22 JUIL.1825. (Ricciardi 138. D’Auria 146.)

 

Carlo X Re di Francia in un dipinto del 1825 ca. di Francois Pascal Simon Gèrard

Leopoldo di Borbone Principe di Salerno in una miniatura su avorio del 1816 e la consorte Maria Clementina d’Asburgo Lorena Arciduchessa d’Austria in una miniatura su avorio del 1816 ca.

Principe Leopoldo Giovanni Giuseppe Michele di Borbone (Napoli, 17-1-1790 – ivi, 10-3-1851). Ferdinando IV e Maria Carolina avevano avuto vari figlioli di sesso maschile, ma tutti, esclusi due, morirono in tenera età. I due figlioli che vissero a lungo furono il Principe Francesco, che divenne Re con il nome di Francesco I e il Principe Leopoldo che, nel 1816 assunse il titolo di Principe di Salerno. Leopoldo nacque il 2 Luglio 1790. Quest’ultimo visse in un’epoca di grandi mutamenti che vanno dall’epoca napoleonica a Congresso di Vienna e da questo ai moti del 1820 e 1848. Di molti di questi avvenimenti il Principe fu spettatore e attore. Il 28 Luglio 1816 sposò Maria Clementina d'Asburgo-Lorena, arciduchessa d'Austria (Vienna, 1 marzo 1798 – Chantilly, 3 settembre 1881), figlia dell'imperatore Francesco II (dal 1806 Francesco I d'Austria) e della sua seconda moglie, Maria Teresa di Borbone-Napoli. Sorella minore di Maria Luisa d'Austria, seconda moglie di Napoleone. La coppia ebbe quattro figli, ma solo una, Maria Carolina Augusta (1822-1869), raggiunse l'età adulta.

fig. 7 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1825 in bronzo Ø 41 mm. coniata a Parigi per la visita del Principe di Salerno alla zecca di Parigi (opus: Jean Jacques Barre e Jean Pierre Casimir de Marcassus de Puymaurin). Al dr,/ LEOPOLD JEAN PRINCE DE SALERNE Busto del Principe a sinistra; in basso, BARRE. / DE PUYMAURIN D. Al rov./ S.A.R. LE PRINCE DE SALERNE VISITE LA MONNAIE R.LE DES MEDAILLES Figure allegoriche delle Arti, stanti ai lati di un bilanciere; all'esergo, 22 JUILLET 1825. (Ricciardi 136. D’Auria 1)

Lettera di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di Salerno al fratello Francesco (I)durante il suo soggiorno a Parigi

...ho continuato a correre e girare per vedere quanto ci è d’interessante in questa vasta capitale condotto sempre dai due cari Ciceroni e soprattutto da Carolina la quale è…. Instancabile; il 22 fussimo a visitare le due zecche cioè quella delle Medaglie e quella della Moneta e colì ebbero la bontà di coniare delle medaglie una delle quali con la mia effigie che mi prendo la libertà di rimettervi qui accluse. Il 21 fui di nuovo a pranzo dal Re di Francia ...5 ... Al Museo Reale il Direttore Generale (chiese) di avere i gessi di varie statue di Napoli... L.

fig. 8 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1830 in bronzo 51 mm. coniata a Parigi per la visita dei Reali di Napoli alla zecca di Parigi (opus: Jean Jacques Barre e Jean Pierre Casimir de Marcassus de Puymaurin). Al dr./ FRANCOIS 1.ER MARIE ISABELLE.FRANCOIS DE PAULE C.TE DE TRAPANI. Busti affiancati a sinistra del Re, del Conte di Trapani e della Regina; in basso, BARRE F.T / DE PUYMORIN N.P. Al rov./ LL.MM.SICILIENNES VISITENT LA MONNAIE ROYALE DES MEDAILLES. Scudo dei Borbone di Napoli, con corona, manto reale ed Ordini cavallereschi. All'esergo, .31 MAI 1830. (Ricciardi 147. D’Auria 155.)

fig. 9 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1830 argento 37 mm. coniata a Parigi per la seconda visita dei reali di Napoli alla zecca di Parigi (Opus: ?) Al dr./ FRANCOIS I.er MARIE ISABELLE. Corona reale in alto, sotto due scudi ravvicinati dei Borbone delle Due Sicilie e di Spagna, fra un ramo di alloro ed uno stelo di giglio fiorito Al rov./ Nel campo, LL. MM. / LE ROI ET LA REINE / DES DEUX SICILES / VISITENT LA MONNAIE / DE PARIS / LE 11. JUIN / 1830 (Ricciardi 149. D’Auria 156)

Luigi Filippo Re dei Francesi e la consorte Maria Amelia di Borbone Regina dei Francesi ritratti da Franz Xaver Wintheralter nel 1842 ca.

fig. 10 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1836 in bronzo Ø 74 mm. coniata a Parigi per la visita del Re e del Principe di Salerno alla zecca di Parigi (opus:?). Al dr./ Una Vittoria alata sorregge due medaglioni ovali con le teste affrontate di Luigi Filippo e di Maria Amelia. In giro all'ovale del Re: LOUIS PHILIPPE I ROI / DES FRANCAIS. Nel giro dell'ovale della Regina: MARIE AMELIE REINE / DES FRANCAIS. Sotto i due medaglioni due figure alate sorreggono lo stemma con la scritta: CHARTE / DE / 1830 In basso sul nastro: LA FAMILLE ROYALE VISITE LA MONNAIE LE 8 NOV. 1833 All’estremità inferiore : BARRE FECIT Intorno vari ornati. Al rov./ S.M. / FERDINAND II / ROI DES DEUX SICILES / ET S.A.R.LE / PRINCE DE SALERNE / VISITENT / LA MONNAIE DES MED.LES / LE 12 AOUT 1836. (Ricciardi 165. D’Auria 189)

Lettera (datata 10 Settembre 1836) di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di Salerno a Ferdinando II

Carissimo Nipote (Complimenti) Dopo di essermi separato da Voi il giorno 24 del decorso Agosto con sommo dolore del mio cuore, che Vi è non si puole più attaccato, affezionato e grato (cosa della quale siate ben convinto) rimasi ancora come Ve lo avevo detto a Neully sino al 25 alle 12 ½ e in questo frattempo non ci fu più nessuno dei discorsi che Voi ben sapete, tutti non pensando ad altro che alla crisi ministeriale che andava ad aver luogo, e che poscià e avenuta e non parlandosi che di ciò. Il mio viaggio da Parigi sin qui è stato felicissimo, il 26 la sera fui a Metz, il 27 pranzai a Sarrebruk e dormj a Kaiserlantern, il 28 viddi Magonza e fui la sera a Francfurt ove trovai il Duca di Lucca, che ripartì l’indomani matina per l’altra Germania e che si aspetta qua in questa giornata, il 29 andiedi a Wurtzburg, il 30 pranzai a Bamberga e fui la sera a Bareuth, il 31 andiedi a Egr e viddi i bagni di Franzen Brane,... L.

Lettera del Re

…Sono arrivato il giorno 1° Settembre alle 3 pomeridiane dopo 48 ore di traversata di mare…Arrivato a Napoli abbiamo fatto quattro giorni di quarantena… col primo corriere austriaco vi manderò l’ordine di S. Giorgio che è stato molto gradito da Gourdaud.

Napoli, li 6 Settembre 1836

fig. 11 - clicca sull'immagine per ingrandire

Medaglia 1846 in Argento 37 mm. coniata a Parigi per la visita del Principe di Salerno alla zecca di Parigi (opus: Joseph-François Domard). Al dr./ LOUIS PHILIPPE I ROI DES FRANCAIS Testa a destra del Re Luigi Filippo I ; in basso, DOMARD F.. Al Rov./ S.A.R. / LE PRINCE / DE SALERNE / VISITE / LA MONNAIE DE PARIS / LE 4 MAI / 1846. (Ricciardi - . D’Auria - .)

 

Leopoldo di Borbone Principe di Salerno in una litografia di Antonio Zezon del 1850

Lettera (datata 7 Maggio 1846) di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di Salerno (foglio riassuntivo)

Ringrazia per la proroga del suo soggiorno in Francia. Sulla miglioria dell’Imperatrice di Russia. A Parigi pioveva di continuo. Di Aumale buone nuove e che ritorna alla fine di Giugno, Joinville partiva colla squadra del Mediterraneo. Sul soggiorno a Parigi d’Ibrahim Pascià ed onori che riceve… L.

Dopo una panoramica sulle medaglie borboniche riguardanti le visite alla zecca presentiamo una esemplare d’argento inedito del 1846 (fig. 11). Essa commemora la visita di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di Salerno alla zecca di Parigi avvenuta il 4 Maggio del 1846. Possiamo considerarla della più grande rarità in quanto mancante in tutti i testi finora consultati. Segnaliamo l’apparizione sul mercato su un catalogo francese di vendita a prezzi fissi del lontano 1943 (Guilletou) al numero 2983. Per il dritto di questa medaglia fu adottato il già noto conio del 5 Franchi francesi raffigurante il Re Luigi Filippo, opera del celebre incisore francese Joseph François Domard (1792-1858). Soltanto adesso ed in maniera del tutto fortuita c’è stata gentilmente segnalata dalla ditta De Falco di Napoli, infatti, scavando nella loro ricca biblioteca numismatica abbiamo fatto sì che un altro esemplare si aggiungesse alle medaglie borboniche di questo periodo. Il listino in questione, venne distribuito in Francia in piena seconda guerra mondiale e sicuramente, a causa degli eventi bellici in corso, la sua diffusione non avvenne con una certa facilità tra i collezionisti italiani. Dopo aver consultato questo volume abbiamo effettuato delle ricerche più approfondite su d’essa ed abbiamo scoperto che un esemplare simile è presente nel museo della Monnaie de Paris, inventariato tra le medaglie del periodo di Luigi Filippo al numero J 192.

Il Principe di Salerno fu a Parigi in quel periodo e la sua presenza è confermata dalla corrispondenza d’epoca tra lui ed i vari membri della famiglia reale, sono state riportate nel presente articolo alcune righe di questa corrispondenza tratte dal libro del Dr. Giovanni Bovi “Leopoldo di Borbone Principe di Salerno 1790-1851 – Napoli, 1981 – Arti Grafiche Augusto Velardi” con l’intenzione di dare un pizzico di realtà ai lettori. La maggior parte di questa corrispondenza è indirizzata al padre (Ferdinando IV, poi I), al fratello (Francesco I) ed al nipote (Ferdinando II) e testimonia i suoi numerosi viaggi nelle varie città europee dove avvennero anche le visite alla zecca. In questa corrispondenza si accenna anche della presenza a Parigi di Ibrahim Pascià [4] nello stesso periodo, segnaliamo per tanto, l’esistenza di una medaglia avente lo stesso dritto ed al rovescio la scritta “S.A. / IBRAHIM PACHA / VISITE / LA MONNAIE DE PARIS / LE 6 MAI / 1846 (rif. Guilletou 2984 ed inventariata nel Museo della Monnaie de Paris tra gli esemplari del periodo di Luigi Filippo al n° J 193).

Un’immagine tratta dal Guilletou del 1943 sulle due medaglie delle visite alla zecca di Parigi del 1846.


Note

[1] Gli autori ringraziano per la gentile collaborazione la ditta Numismatica De Falco (Napoli)

[2] Con la legge del 20 Aprile 1818 si iniziarono a coniare monete d’oro avente titolo di 996 millesimi (corrispondenti a 23,904 carati di metallo puro). Questa purezza veniva raggiunta grazie all’officina di raffineria chimica, ma anche grazie al Gabinetto d’incisione ed all’ufficio di verifica (creato il 13 Settembre 1815).

[3] Nel bellissimo articolo del 1976 del dr. Giovanni Bovi sono riportati fedelmente le cronache complete sopracitate e la documentazione della zecca di Napoli riguardo al numero di medaglie coniate per le tre visite alla zecca e le annotazioni per le spese sostenute per la loro produzione.

[4] Ibrahim Pasha (Kavala – Macedonia 1789 - 10 novembre 1848), fu un famoso generale che partecipò a numerose battaglie. Da sempre considerato figlio adottivo di Muhammad Ali d'Egitto. Ibrahim fu reggente di suo padre da Luglio a Novembre del 1848. Morì il 10 Novembre del 1848 a causa di una misteriosa malattia polmonare.


Articolo pubblicato nel Febbraio 2009


Pubblicazione on-line del Febbraio 2009

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