Le visite
alla zecca sono testimonianze importanti dal punto di vista
storico-numismatico. In quel periodo i sovrani e i personaggi illustri
che visitavano l’Italia Meridionale facevano, quasi sempre, tappa alla
zecca partenopea espressamente invitati dai Borbone che con entusiasmo
mostravano ai visitatori le moderne tecniche per la coniazione di monete
e medaglie. Infatti, la zecca di Napoli era munita di strumenti
all’avanguardia per la raffinazione dei metalli
[2]. In occasione di suddetti avvenimenti vennero coniate medaglie
di pregevole fattura. Iniziamo l’articolo nel presentare una panoramica
delle medaglie borboniche coniate per commemorare le visite alle zecche
di Napoli, Milano e Parigi, il tutto, corredato da cronache dell’epoca
che testimoniano gli avvenimenti o in alcuni casi, la presenza stessa
dei reali nelle città sopra-citate.
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Ferdinando I di Borbone Re del Regno delle Due
Sicilie in un dipinto del 1818 ca. |
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fig. 1 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1816 in bronzo Ø 48,5 mm.
coniata a Napoli per la visita del Duca di Calabria
alla zecca di Napoli (opus:?). Al dr./ FERDINANDUS
IV.UTRIUSQUE SICILIÆ REX P.F.A. Testa coronata del Re a destra.
Al Rov./ FRANCISCO / IUVENTUTIS PRINCIPE / ADSTANTE / SIGNATUM /
XIV Kal.MAJAS / MDCCCXVI. (Ricciardi 113. D’Auria 126). |
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fig. 2 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1816 in bronzo dorato Ø
48,5 mm. coniata a Napoli per la visita del Duca di Calabria
alla zecca di Napoli (Opus: Filippo Rega). Al dr./
FERDINANDVS I. D.G.REGNI SICILIARVM ET HIERVSALEM REX P.F.A.
Testa coronata del Re a destra. Al rov./ Nel campo, FRANCISCO /
IUVENTUTIS PRINCIPE / ADSTANTE / SIGNATUM / XIV Kal.MAJAS /
MDCCCXVI. (Ricciardi -. D’Auria 127) |
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Giornale delle Due Sicilie
Aprile 1816
Ieri S.A.R. il Principe
ereditario si recò con la sua augusta consorte e le L.L. A.A.
R.R. il Principe D.Leopoldo e la Principessa D.Carolina a
visitare la Zecca e la fabbrica reale del tabacco. Le
L.L.A.A.R.R. furono ricevute da S.E. il ministro delle finanze e
dal Signor Marchese De Turris, direttore generale dei dazi
indiretti, cui è commessa la cura dell’uno e dell’altro
stabilimento. Alla zecca S.A.R. osservò tutti i miglioramenti
ivi eseguiti, le belle macchine messe in attività per il conio
delle nuove monete e quanto ha con esso in relazione.
Fu in tale occasione
coniata, sotto gli sguardi di S.A.R. una medaglia, la quale
aveva da una parte l’immagine di Sua Maestà il Re [con la
leggenda FERDINANDUS IV UTRIUSQUE SICILIAE REX P.F.A. e la testa
coronata del Re volta a destra e dall’altra una leggenda
allusiva alla presenza dell’augusto principe Essa era la
seguente: FRANCISCO/ IUVENTUTIS/ PRINCIPE/ ADSTANTE/ SIGNATUM/
XIV KAL. MAJAS/ MDCCCXVI
Faccio osservare che il
giorno 14° prima delle calende di Maggio è, secondo il nostro
calendario, il 18 Aprile, mentre dalla cronaca risulta che la
visita è stata fatta il 17. [Fonte “dr. Giovanni Bovi – Tre
visite alla zecca – Bollettino C.N.N. 1976” ] |
Qui di
seguito, alcuni particolari della parte inferiore sinistra del ritratto
del sovrano sulla medaglia del 1816 del 1° tipo (fig. 1) e del 1816 del
2° tipo (fig. 2) dove si vedono chiaramente alcune differenze nella
capigliatura del sovrano ed in particolare nella parte inferiore.
E’chiaro che si tratta di due conii completamente diversi sia nella
leggende che nei ritratti.
Per la
coniazione delle tre medaglie del 1815 e 1816 (Pizzo Calabro, Per la
posa della prima pietra della Basilica di San Francesco di Paola e per
la visita alla zecca di Napoli del 1816 del 1° tipo) venne quindi
utilizzato lo stesso dritto della medaglia in fig. 1 e 1a. Per le tre
medaglie delle visite alla zecca (1816 del 2° tipo, 1818 e 1822) venne
utilizzato lo stesso della medaglia in fig. 2 e 2a.
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fig. 1a |
fig. 2a |
Riteniamo
opportuno inoltre riportare qui di seguito alcune righe tratte da
alcuni dispacci del 1818 della zecca di Napoli dove viene menzionato
più volte il nome di Filippo Rega come incisore del ritratto del
ritratto di Ferdinando I. Si attribuisce per tanto l’incisione della
medaglia con ritratto del 2° tipo al suddetto artista.
R.
Dispaccio del 25 Maggio 1818
...Per la visita di
Ferdinando IV e Carlo IV fu data una gratifica agli impiegati e
lavoranti dell’amministrazione generale delle monete di metà del
soldo mensile. L’incisore Filippo Rega, il macchinista Domenico
Rebora e l’incisore Achille Arnaud, senza soldo mensile, ebbero
rispettivamente Ducati 100, 40 e 20...
... Al direttore
dell’amministrazione delle monete Signor Direttore Avendo
rassegnato a S.M, nel consiglio de’10 del corrente il di Lei
rapporto de’3 dello stesso la M.S. nel degnarsi approvare la
spesa di D. (Ducati) settanta occorsa per la costruzione della
medaglia coniata in occasione della Sua venuta in codesta
Amministrazione ha accordato al Sig. Rega per l’incisione del
suo augusto ritratto la somma di D. cento. Nel V. nome le
partecipo quella sovrana determinazione per lo adempimento di
risulta. Napoli 14 Agosto 1818. [Il Ministro]
[Fonte “dr. Giovanni Bovi – Tre
visite alla zecca – Bollettino C.N.N. 1976” ] |
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Carlo IV di Borbone, re di Spagna |
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fig. 3 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1818 in bronzo Ø 48,8 mm.
coniata a Napoli per la visita alla zecca di Napoli del Re e
Carlo IV di Spagna (opus: Filippo Rega). Al dr./ FERDINANDVS
I.D.G REGNI SICILIARVM ET HIERVSALEM REX P.F.A. Testa coronata
del Re a destra. Al rov./ FERDINANDO. ET. CAROLO / CAROLI III
FILIIS / NEAPOLITANAM OPIFICINAM/ AVRO. ARGENTI. AERI / FLANDO
FERIVNDO / ADVENIENTIBVS / NVMISMA. MVTVO. AVGVSTORVM / FRATRVM.
AMORE. INSIGNE / PROCVSVM. ILLICO / XI. CAL.IVN. / CICICCCCXVIII.
(Ricciardi 117. D’Auria 133). |
Carlo IV di Spagna (Portici, 11
novembre 1748 - Roma, 20 gennaio 1819) fu Principe delle Asturie
dal 1759 e re di Spagna dal 14 dicembre 1788 al 19 marzo 1808 e
dal 6 maggio al 6 giugno 1808. Figlio di Carlo III e fratello
maggiore di Ferdinando I Re delle Due Sicilie, sposò nel 1765
Maria Luisa di Borbone Parma. Dalla loro unione nacque Maria
Isabella, andata in sposa al principe Francesco (futuro
Francesco I di Borbone Re delle Due Sicilie). |
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Giornale delle Due Sicilie, 1°Giugno 1818
Sabato [30 Maggio San
Ferdinando] giorno onomastico di S.M. il Re delle Spagne
Ferdinando VII vi fu gala a corte...La legge sovrana sulla
monetazione ha messo in straordinaria attività la nostra Zecca;
il Re si è recato a visitare quell’importante stabilimento in
compagnia del suo augusto germano Carlo IV. Nello scendere dalla
carrozza S.M. fu ricevuto dalla commissione delle verifiche,
composta da S.E. il segretario di Stato Ministro delle
finanze... Il Re vide pure con estremo piacere conservate tutte
le medaglie coniate nel corso del suo paterno impero.. e perché
taluni [artisti e manifatturieri] già premiati trovansi aver
perduto quel glorioso distintivo del merito, S.M. ordinò che
senza indugio si coniasse certo numero di quelle medaglie da
distribuirsi nuovamente. Visitò poi il Re l’officina dei torchi.
Messi i torchi in azione alla presenza del Re e del suo augusto
germano furono coniate parecchie medaglie d’oro, e di argento
destinate a perpetuare la memoria della visita fatta… [Fonte “dr. Giovanni Bovi – Tre
visite alla zecca – Bollettino C.N.N. 1976” ] |
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fig. 4 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1822 in bronzo Ø 48,8 mm.
coniata a Napoli per la visita della Duchessa di Lucca alla
zecca di Napoli (opus: Filippo Rega). Al dr./ FERDINANDVS
I.D.G REGNI SICILIARVM ET HIERVSALEM REX P.F.A. Testa coronata
del Re a destra. Al rov./ M.ALOYSIA.BORBONIA.REGINA /
LVCENSIVM.DVCE / REGIAM. OFFICINAM.A.A.A.F.F. /
FERDINANDO.I.P.F.A.INSTAVRATAM / INVISENTE / VNA. CVM.FILIIS. AC
NVRV / COMITE.FRANCISCO.CALABRIAE.DVCE / NVMISMA.EX.TEMPORE .CVSVM
/ IX.KAL.JVN.AN.CI I CCCXXII. (Ricciardi 126. D’Auria 139) |
Maria Luisa di Borbone (San
Ildefonso, 6 luglio 1782 – Roma, 13 marzo 1824) infanta di
Spagna per nascita, fu regina d'Etruria e, successivamente,
duchessa di Lucca. Appartenente al ramo spagnolo dei Borbone e
figlia del re di Spagna Carlo IV e di Maria Luisa di
Borbone-Parma. Nel 1795 andò in sposa a Ludovico I di Borbone,
duca di Parma e Piacenza. Da questa unione nacquero Carlo
Lodovico di Borbone e Maria Luisa (1802 - 1857). In seguito al
Congresso di Vienna fu affidato a Maria Luisa il Ducato di
Lucca, che governò con impegno e autorità dal 1817 fino alla
morte sopraggiunta nel 1824. Durante la sua permanenza a Lucca,
da sovrana illuminata, curò le opere pubbliche e l'istruzione,
la modernizzazione economica del ducato e, inoltre, le scienze
proseguirono sulla buona strada intrapresa in precedenza durante
il regno di Elisa Bonaparte Baciocchi. Nel 1876 fu beatificata
dal Papa Pio IX. |
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Maria Luisa di Borbone Duchessa di Lucca con il
figlio Carlo Lodovico in un dipinto Francisco Goya |
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Giornale delle Due Sicilie del Giovedì 23 Maggio 1822
Nel prossimo passato
lunedì 20 Maggio S.M. la Duchessa di Lucca e gli augusti suoi
figli in compagnia di S.A.R. il Duca di Calabria, si recarono a
visitare la zecca delle monete. Furon colà ricevuti da S.E. il
Signor Marchese D’Andrea Direttore delle reali finanze e del
Cav. De Rosa reggente del Banco delle Due Sicilie direttore
generale di quella amministrazione. [Si visitarono le officine
per le monete d’argento e d’oro osservando i trattamenti ai
quali doveva essere sottoposto il metallo per essere atto alla
coniazione, il gabinetto di incisioni diretto dal Rega e fu
ammirata la serie delle monete da Re Carlo di Borbone in poi,
conservate nella zecca]. Giunti nell’oficina de’torchi, fu
all’istante battuta una medaglia nel cui dritto eravi l’effigie
di S.M. il Re con la leggenda: FERDINANDVS PRIMVS D.G. REGNI
SICILIARVM ET HIERVSALEM REX. Nel rovescio poi eravi scritto:
ALOYSIA. BORBONIA. REGINA/LVCENSIVM. DE/REGIAM. OFFICINAM.
A.A.A. F.F./A. FERDINANDO. I.P.F.A. INSTAVRATAM/ INVISENTE/VNA.
CVM. FILIIS. AC.NVRV/ COMITE FRANCISCO. CALABRIE. DVCE/ NVMISMA.
EX. TEMPORE. CVSVM/ XIII. CAL. IVN. AN. CI)I)CCCXXII S.A.R. il
Duca di Calabria nel rendere ai suoi augusti congiunti
de’processi chimici de’metodi meccanici migliori per formar le
monete… dimostrò la profondità di un uomo dedito alle scienze la
precisione di un artista e il calcolo di un finanziere. I
visitatori nell’accommiatarsi dai capi e dai lavoranti della
zecca si congratularono specialmente col Marchese D’Andrea e il
Cavaliere De Rosa.
[Fonte “dr. Giovanni Bovi – Tre
visite alla zecca – Bollettino C.N.N. 1976”]
[3] |
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Francesco I di Borbone e la consorte Maria Isabella
di Spagna in dipinti del 1825 ca. |
Francesco I di Borbone
(Napoli, 19-8-1777 - ivi, 8-11-1830). Era uomo fondamentalmente
religioso e tranquillo. Appena asceso al Trono, concesse
amnistia ai soldati disertori e felloni. Poi commutò la pena
dell'ergastolo in quella dei ferri, ridusse le condanne
detentive eccetto i condannati per furto. Concedeva udienza a
tutti, per quanto possibile, e per quanto possibile cercava di
sovvenire ai tanti bisogni che gli venivano esposti. Subito
volle andare a Milano con la Regina al fine di ottenere che le
forze austriache, presenti dal 1820, lasciassero finalmente il
Regno, il che avvenne nel 1827, con grande vantaggio economico
per governo e sudditi……Accrebbe la flotta, istituì compagnie di
assicurazioni per facilitare il commercio marittimo, protesse e
migliorò l'industria (istituì premi e esposizioni biennali)...
Fece anche un trattato commerciale con la Turchia al fine di
ottenere per le imbarcazioni napoletane il transito attraverso i
Dardanelli. Nonostante la difficile situazione economica, favorì
l'agricoltura, prosciugò laghi…….. Venne a mancare proprio
mentre in Europa ricominciavano le rivoluzioni, nel 1830 (anno
in cui il ramo francese dei Borbone perse il Trono); lasciò al
giovane figlio, appena ventenne, una difficile eredità. Ma il
figlio seppe ben essere all'altezza. [Fonte:
www.realcasadiborbone.it]
Maria Isabella di Spagna
(Madrid, 6 luglio 1789 – Portici, 13 settembre 1848), fu la
seconda moglie e la sola regina consorte di Francesco I delle
Due Sicilie. Infanta di Spagna, era figlia di Carlo IV di
Spagna. I nonni erano Carlo III di Spagna e Maria Amalia di
Sassonia per parte di padre, e Filippo di Borbone e la
principessa Elisabetta di Borbone per parte di madre. Il 6
luglio 1802 a Barcellona, Maria Isabella sposò per procura suo
cugino di primo grado Francesco principe di Napoli e di Sicilia,
che era figlio primogenito di Ferdinando III di
Sicilia/Ferdinando IV di Napoli e della sua prima moglie Maria
Carolina d'Austria. Ferdinando era suo zio, fratello minore di
suo padre. Fu mandata a incontrare il suo nuovo marito ed un
secondo matrimonio (questa volta di persona) fu celebrato a
Napoli il 19 agosto 1802, la sposa aveva tredici anni, lo sposo
venticinque. Ebbero dodici figli che si legarono a molte delle
case regnanti del XIX secolo. |
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fig. 5 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1825 in Argento 38,7 mm.
coniata a Milano per la visita dei Reali alla zecca di Milano
(opus:?). Al dr./ FRANCISCVS.I. / VTRIVSQVE.SICILIAE.REX /
ET.MARIA.ISABELLA / CONIVX. Al rov./ OFFICINAM.MONETARIAM /
MEDIOLANENSEM / INSPEXERVNT / V.KAL.IVNII / MDCCCXXV. (Ricciardi
135. D’Auria 145) |
Lettere
di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di Salerno al fratello
Francesco (I)
Carissimo Fratello...
Voglio sperare che il Vostro Viaggio sia stato così felice come
il mio, giachè io toltone le ore di fermata, non ho
effettivamente impiegato nel viaggio da Milano si qui 10 ore e
¾… Questa mattina fra le 11 e le 12 giungerà l’Imperatore ed il
Re e la cara Mimma li anderanno incontro e farà l’entrata al
rimbobo (sic) dell’Artiglieria e con la Guarnigione sotto le
armi. Domani avrà luogo lo stesso per Voi… Genova li 31 Maggio
1825 L.
Carissimo Fratello.. Il 20
corrente dopo di essermi separato dal migliore dei fratelli…
feci un felicissimo viaggio… da Pariggi vi invierò il mio
giornale. … Qui ho trovato varie lettere della cara Amelì, essa
mi attenderà il 27 a Fontaineblau … il 29 mattina andrò a
Pariggi. Lione, li 23 Giugno 1825 L. |
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fig. 6 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1825. bronzo 37 mm.
coniata a Parigi per la visita del Principe di Salerno e
della Duchessa di Berry alla zecca di Parigi (opus:Nicolas
Pierre Tioler). Al dr./ CHARLES X ROI DE FRANCE Testa a sinistra
del Re Carlo X; in basso, N.TIOLER. (in carattere calligrafico).
Al Rov./ LL.AA.RR. / LE PRINCE / DE SALERNE / MADAME / DUCHESSE
DE BERRY / VISITENT LA MONNAIE / DE PARIS / LE 22 JUIL.1825. (Ricciardi
138. D’Auria 146.) |
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Carlo X Re di Francia in un dipinto del 1825 ca. di
Francois Pascal Simon Gèrard |
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Leopoldo di Borbone Principe di Salerno in una
miniatura su avorio del 1816 e la consorte Maria Clementina
d’Asburgo Lorena Arciduchessa d’Austria in una miniatura su avorio
del 1816 ca. |
Principe Leopoldo Giovanni
Giuseppe Michele di Borbone (Napoli, 17-1-1790 – ivi,
10-3-1851). Ferdinando IV e Maria Carolina avevano avuto vari
figlioli di sesso maschile, ma tutti, esclusi due, morirono in
tenera età. I due figlioli che vissero a lungo furono il
Principe Francesco, che divenne Re con il nome di Francesco I e
il Principe Leopoldo che, nel 1816 assunse il titolo di Principe
di Salerno. Leopoldo nacque il 2 Luglio 1790. Quest’ultimo visse
in un’epoca di grandi mutamenti che vanno dall’epoca napoleonica
a Congresso di Vienna e da questo ai moti del 1820 e 1848. Di
molti di questi avvenimenti il Principe fu spettatore e attore.
Il 28 Luglio 1816 sposò Maria Clementina d'Asburgo-Lorena,
arciduchessa d'Austria (Vienna, 1 marzo 1798 – Chantilly, 3
settembre 1881), figlia dell'imperatore Francesco II (dal 1806
Francesco I d'Austria) e della sua seconda moglie, Maria Teresa
di Borbone-Napoli. Sorella minore di Maria Luisa d'Austria,
seconda moglie di Napoleone. La coppia ebbe quattro figli, ma
solo una, Maria Carolina Augusta (1822-1869), raggiunse l'età
adulta. |
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fig. 7 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1825 in bronzo Ø 41 mm.
coniata a Parigi per la visita del Principe di Salerno alla
zecca di Parigi (opus: Jean Jacques Barre e Jean Pierre
Casimir de Marcassus de Puymaurin). Al dr,/ LEOPOLD JEAN PRINCE
DE SALERNE Busto del Principe a sinistra; in basso, BARRE. / DE
PUYMAURIN D. Al rov./ S.A.R. LE PRINCE DE SALERNE VISITE LA
MONNAIE R.LE DES MEDAILLES Figure allegoriche delle Arti, stanti
ai lati di un bilanciere; all'esergo, 22 JUILLET 1825. (Ricciardi
136. D’Auria 1) |
Lettera
di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di Salerno al fratello
Francesco (I)durante il suo soggiorno a Parigi
...ho continuato a correre
e girare per vedere quanto ci è d’interessante in questa vasta
capitale condotto sempre dai due cari Ciceroni e soprattutto da
Carolina la quale è…. Instancabile; il 22 fussimo a visitare le
due zecche cioè quella delle Medaglie e quella della Moneta e
colì ebbero la bontà di coniare delle medaglie una delle quali
con la mia effigie che mi prendo la libertà di rimettervi qui
accluse. Il 21 fui di nuovo a pranzo dal Re di Francia ...5 ...
Al Museo Reale il Direttore Generale (chiese) di avere i gessi
di varie statue di Napoli... L. |
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fig. 8 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1830 in bronzo 51 mm.
coniata a Parigi per la visita dei Reali di Napoli alla zecca
di Parigi (opus: Jean Jacques Barre e Jean Pierre Casimir de
Marcassus de Puymaurin). Al dr./ FRANCOIS 1.ER MARIE
ISABELLE.FRANCOIS DE PAULE C.TE DE TRAPANI. Busti affiancati a
sinistra del Re, del Conte di Trapani e della Regina; in basso,
BARRE F.T / DE PUYMORIN N.P. Al rov./ LL.MM.SICILIENNES VISITENT
LA MONNAIE ROYALE DES MEDAILLES. Scudo dei Borbone di Napoli,
con corona, manto reale ed Ordini cavallereschi. All'esergo, .31
MAI 1830. (Ricciardi 147. D’Auria 155.) |
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fig. 9 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1830 argento 37 mm.
coniata a Parigi per la seconda visita dei reali di Napoli
alla zecca di Parigi (Opus: ?) Al dr./ FRANCOIS I.er MARIE
ISABELLE. Corona reale in alto, sotto due scudi ravvicinati dei
Borbone delle Due Sicilie e di Spagna, fra un ramo di alloro ed
uno stelo di giglio fiorito Al rov./ Nel campo, LL. MM. / LE ROI
ET LA REINE / DES DEUX SICILES / VISITENT LA MONNAIE / DE PARIS
/ LE 11. JUIN / 1830 (Ricciardi 149. D’Auria 156) |
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Luigi Filippo Re dei Francesi e la consorte Maria
Amelia di Borbone Regina dei Francesi ritratti da Franz Xaver
Wintheralter nel 1842 ca. |
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fig. 10 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1836 in bronzo Ø 74 mm.
coniata a Parigi per la visita del Re e del Principe di
Salerno alla zecca di Parigi (opus:?). Al dr./ Una Vittoria
alata sorregge due medaglioni ovali con le teste affrontate di
Luigi Filippo e di Maria Amelia. In giro all'ovale del Re: LOUIS
PHILIPPE I ROI / DES FRANCAIS. Nel giro dell'ovale della Regina:
MARIE AMELIE REINE / DES FRANCAIS. Sotto i due medaglioni due
figure alate sorreggono lo stemma con la scritta: CHARTE / DE /
1830 In basso sul nastro: LA FAMILLE ROYALE VISITE LA MONNAIE LE
8 NOV. 1833 All’estremità inferiore : BARRE FECIT Intorno vari
ornati. Al rov./ S.M. / FERDINAND II / ROI DES DEUX SICILES / ET
S.A.R.LE / PRINCE DE SALERNE / VISITENT / LA MONNAIE DES MED.LES
/ LE 12 AOUT 1836. (Ricciardi 165. D’Auria 189) |
Lettera
(datata 10 Settembre 1836) di S.A.R. Leopoldo di Borbone
Principe di Salerno a Ferdinando II
Carissimo Nipote
(Complimenti) Dopo di essermi separato da Voi il giorno 24 del
decorso Agosto con sommo dolore del mio cuore, che Vi è non si
puole più attaccato, affezionato e grato (cosa della quale siate
ben convinto) rimasi ancora come Ve lo avevo detto a Neully sino
al 25 alle 12 ½ e in questo frattempo non ci fu più nessuno dei
discorsi che Voi ben sapete, tutti non pensando ad altro che
alla crisi ministeriale che andava ad aver luogo, e che poscià e
avenuta e non parlandosi che di ciò. Il mio viaggio da Parigi
sin qui è stato felicissimo, il 26 la sera fui a Metz, il 27
pranzai a Sarrebruk e dormj a Kaiserlantern, il 28 viddi Magonza
e fui la sera a Francfurt ove trovai il Duca di Lucca, che
ripartì l’indomani matina per l’altra Germania e che si aspetta
qua in questa giornata, il 29 andiedi a Wurtzburg, il 30 pranzai
a Bamberga e fui la sera a Bareuth, il 31 andiedi a Egr e viddi
i bagni di Franzen Brane,... L.
Lettera del Re
…Sono arrivato il giorno
1° Settembre alle 3 pomeridiane dopo 48 ore di traversata di
mare…Arrivato a Napoli abbiamo fatto quattro giorni di
quarantena… col primo corriere austriaco vi manderò l’ordine di
S. Giorgio che è stato molto gradito da Gourdaud.
Napoli, li 6 Settembre
1836 |
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fig. 11 - clicca sull'immagine per ingrandire |
Medaglia 1846 in Argento 37 mm.
coniata a Parigi per la visita del Principe di Salerno alla
zecca di Parigi (opus: Joseph-François Domard). Al dr./
LOUIS PHILIPPE I ROI DES FRANCAIS Testa a destra del Re Luigi
Filippo I ; in basso, DOMARD F.. Al Rov./ S.A.R. / LE PRINCE /
DE SALERNE / VISITE / LA MONNAIE DE PARIS / LE 4 MAI / 1846. (Ricciardi
- . D’Auria - .) |
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Leopoldo di Borbone Principe di Salerno in una
litografia di Antonio Zezon del 1850 |
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Lettera
(datata 7 Maggio 1846) di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di
Salerno (foglio riassuntivo)
Ringrazia per la proroga
del suo soggiorno in Francia. Sulla miglioria dell’Imperatrice
di Russia. A Parigi pioveva di continuo. Di Aumale buone nuove e
che ritorna alla fine di Giugno, Joinville partiva colla squadra
del Mediterraneo. Sul soggiorno a Parigi d’Ibrahim Pascià ed
onori che riceve… L. |
Dopo una
panoramica sulle medaglie borboniche riguardanti le visite alla zecca
presentiamo una esemplare d’argento inedito del 1846 (fig. 11). Essa
commemora la visita di S.A.R. Leopoldo di Borbone Principe di Salerno
alla zecca di Parigi avvenuta il 4 Maggio del 1846. Possiamo
considerarla della più grande rarità in quanto mancante in tutti i testi
finora consultati. Segnaliamo l’apparizione sul mercato su un catalogo
francese di vendita a prezzi fissi del lontano 1943 (Guilletou) al
numero 2983. Per il dritto di questa medaglia fu adottato il già noto
conio del 5 Franchi francesi raffigurante il Re Luigi Filippo, opera del
celebre incisore francese Joseph François Domard (1792-1858). Soltanto
adesso ed in maniera del tutto fortuita c’è stata gentilmente segnalata
dalla ditta De Falco di Napoli, infatti, scavando nella loro ricca
biblioteca numismatica abbiamo fatto sì che un altro esemplare si
aggiungesse alle medaglie borboniche di questo periodo. Il listino in
questione, venne distribuito in Francia in piena seconda guerra mondiale
e sicuramente, a causa degli eventi bellici in corso, la sua diffusione
non avvenne con una certa facilità tra i collezionisti italiani. Dopo
aver consultato questo volume abbiamo effettuato delle ricerche più
approfondite su d’essa ed abbiamo scoperto che un esemplare simile è
presente nel museo della Monnaie de Paris, inventariato tra le medaglie
del periodo di Luigi Filippo al numero J 192.
Il Principe
di Salerno fu a Parigi in quel periodo e la sua presenza è confermata
dalla corrispondenza d’epoca tra lui ed i vari membri della famiglia
reale, sono state riportate nel presente articolo alcune righe di questa
corrispondenza tratte dal libro del Dr. Giovanni Bovi “Leopoldo di
Borbone Principe di Salerno 1790-1851 – Napoli, 1981 – Arti Grafiche
Augusto Velardi” con l’intenzione di dare un pizzico di realtà ai
lettori. La maggior parte di questa corrispondenza è indirizzata al
padre (Ferdinando IV, poi I), al fratello (Francesco I) ed al nipote
(Ferdinando II) e testimonia i suoi numerosi viaggi nelle varie città
europee dove avvennero anche le visite alla zecca. In questa
corrispondenza si accenna anche della presenza a Parigi di Ibrahim
Pascià [4]
nello stesso periodo, segnaliamo per tanto, l’esistenza di una medaglia
avente lo stesso dritto ed al rovescio la scritta “S.A. / IBRAHIM PACHA
/ VISITE / LA MONNAIE DE PARIS / LE 6 MAI / 1846 (rif. Guilletou 2984 ed
inventariata nel Museo della Monnaie de Paris tra gli esemplari del
periodo di Luigi Filippo al n° J 193).
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Un’immagine tratta dal Guilletou del 1943 sulle due
medaglie delle visite alla zecca di Parigi del 1846. |
Note
[1] Gli autori
ringraziano per la gentile collaborazione la ditta Numismatica
De Falco (Napoli)
[2] Con la legge del
20 Aprile 1818 si iniziarono a coniare monete d’oro avente
titolo di 996 millesimi (corrispondenti a 23,904 carati di
metallo puro). Questa purezza veniva raggiunta grazie
all’officina di raffineria chimica, ma anche grazie al
Gabinetto d’incisione ed all’ufficio di verifica (creato il 13
Settembre 1815).
[3] Nel bellissimo
articolo del 1976 del dr. Giovanni Bovi sono riportati fedelmente
le cronache complete sopracitate e la documentazione della zecca
di Napoli riguardo al numero di medaglie coniate per le tre
visite alla zecca e le annotazioni per le spese sostenute per la
loro produzione.
[4] Ibrahim Pasha (Kavala
– Macedonia 1789 - 10 novembre 1848), fu un famoso generale che
partecipò a numerose battaglie. Da sempre considerato figlio
adottivo di
Muhammad Ali d'Egitto. Ibrahim fu reggente di suo padre da
Luglio a Novembre del 1848. Morì il 10 Novembre del 1848 a causa
di una misteriosa malattia polmonare.
Articolo pubblicato nel Febbraio 2009
Pubblicazione on-line del Febbraio 2009 |