la collezione d'arte: Domenico Napolitano

Note sull'artista

A cura di Marco di Mauro

Domenico Napolitano indaga le potenzialità espressive del colore mediante le sue vibrazioni, le sue mutazioni di tono e di luce, il suo addensarsi o diradarsi in uno spazio ideale. Con una sensibilità visionaria, un fare istintivo e immediato, l’artista sedimenta i reperti emotivi che affiorano dall’inconscio e li traduce nella sintesi dell'opera d'arte. I suoi umori, ansie, trepidazioni precipitano sulla tela, in uno scenario mentale che sottende un sapiente equilibrio compositivo. L’apparente libertà del segno nasconde una trama coerente e una feconda vena lirica, che si esplica in un sottile gioco di trasparenze. Con tale espediente, l'artista vuole travalicare i limiti bidimensionali della tela per appropriarsi dello spazio, inteso come luogo metafisico della memoria e del pensiero. Nelle ultime opere, Domenico Napolitano imposta su fondo scuro segni leggeri e fulminei, impulsi emotivi che sfiorano la mente per subito scivolare via come gocce di pioggia. Rimane una traccia levissima, eppure indelebile, che segna l'animo inquieto dell’artista come le ali di un insetto fossile nelle rocce d'ambra. Talvolta, Napolitano associa ai segni dure parole di denuncia, che la mente si rifiuta di tessere in un discorso compiuto. L'intervento grafico, nella sua irruenza, turba l'eleganza della composizione e introduce una nota stridente in uno spazio di serena concentrazione emotiva, di uniforme luminosità, limpido e ordinato in una definizione quasi architettonica. È l’amaro sfogo di un giovane artista, che nonostante la sordità di alcuni ambienti politici, non si è mai abbandonato alla finestra del non fare.


Tratto da B-front, ricognizione sulla giovane arte campana, 5° appuntamento gen 2005 "Accensioni cromatiche"

Centro Culturale e di Studi Storici "Brigantino - il Portale del Sud" - Napoli e Palermo admin@ilportaledelsud.org ®copyright 2005: tutti i diritti riservati. Webmaster: Brigantino. Sito derattizzato e debossizzato