la collezione d'arte: Daniela Quattrocchi


 

Note sull'artista

Il carattere distintivo nella ricerca artistica della Quattrocchi è il riutilizzo dei materiali. Scorrendo le schede delle singole opere scopriamo la ricchezza della materia impiegata per ciascuna alchimia: carta, olio, stucco, polistirolo, cartoncino, smalto, legno, stoffa, acrilico, cera, tavola telata, juta e vetro. La sperimentazione dei materiali si estrinseca nel dipinto, nelle scelte dei supporti e nelle tecniche di incorniciatura. L’uso della manualità e l’avvio di scambi culturali con l’ambiente artistico di Bergamo, la portano nel 2006 alle prime installazioni: “La botola“ e “L’umorometro“.

In particolare, fra le opere più rappresentative della recente produzione dell’artista si inseriscono i readymade, l’oggetto “già fatto“. Oggetti di uso comune, non progettati ma scelti dall’artista, presentati come opere d’arte, come nell’opera “Mezzo pieno“, che mette in gioco il punto di vista di ciascun individuo al cospetto di una bottiglia riempita a metà o vuota a metà. Riecheggia dunque l’affermazione di Marcel Duchamp: “la pittura non deve essere solo visiva o retinica. Deve interessare anche la materia grigia, il nostro appetito di comprensione“.

L’arte rappresenta per la Quattrocchi un nuovo percorso. Finora l’artista si è infatti occupata di sviluppo di imprese ed è stata proprio l’interazione con le realtà aziendali di tipo manifatturiero a contribuire alla sua conoscenza dei materiali e delle applicazioni. Parallelamente la finalità del suo lavoro, ovvero la mission di porre l’uomo al centro del contesto impresa, ha avvicinato la sua ricerca alle installazioni. Per la Quattrocchi l’installazione è uno strumento di comunicazione, uno spunto di riflessione oltre il convenzionale, uno stimolo per lo spettatore ad andare oltre, a osare senza timore.

Daniela Quattrocchi nasce a Catania il 20 Febbraio del 1969, che sia un caso, esattamente in occasione del 60° anniversario della pubblicazione del Manifesto del Futurismo, da  cui coglie solo la forza e il concetto di arte fondato sul comportamento dell’artista, l’arte come stile di vita. Vive in ambiente artistico, sperimenta l’uso dei materiali e la fotografia prima di arrivare alla pittura, il percorso nasce con l’uso dell’acrilico e successivamente, comincia a sovrapporre le precedenti esperienze nell’uso di materiali con la pittura, nascono i primi collage.


Tratto dal catalogo della mostra Percorsi Alternativi, Galleria PizzArté, Via Gisira, Catania 3 - 19 novembre 2006 in collaborazione con TRIBE ART - La Guida.

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