Note sull'artista
Il carattere
distintivo nella ricerca artistica della Quattrocchi è il riutilizzo dei
materiali. Scorrendo le schede delle singole opere scopriamo la ricchezza
della materia impiegata per ciascuna alchimia: carta, olio, stucco,
polistirolo, cartoncino, smalto, legno, stoffa, acrilico, cera, tavola
telata, juta e vetro. La sperimentazione dei materiali si estrinseca nel
dipinto, nelle scelte dei supporti e nelle tecniche di incorniciatura. L’uso
della manualità e l’avvio di scambi culturali con l’ambiente artistico di
Bergamo, la portano nel 2006 alle prime installazioni: “La botola“ e “L’umorometro“.
In particolare,
fra le opere più rappresentative della recente produzione dell’artista si
inseriscono i readymade, l’oggetto “già fatto“. Oggetti di uso comune, non
progettati ma scelti dall’artista, presentati come opere d’arte, come
nell’opera “Mezzo pieno“, che mette in gioco il punto di vista di ciascun
individuo al cospetto di una bottiglia riempita a metà o vuota a metà.
Riecheggia dunque l’affermazione di Marcel Duchamp: “la pittura non deve
essere solo visiva o retinica. Deve interessare anche la materia grigia, il
nostro appetito di comprensione“.
L’arte
rappresenta per la Quattrocchi un nuovo percorso. Finora l’artista si è
infatti occupata di sviluppo di imprese ed è stata proprio l’interazione con
le realtà aziendali di tipo manifatturiero a contribuire alla sua conoscenza
dei materiali e delle applicazioni. Parallelamente la finalità del suo
lavoro, ovvero la mission di porre l’uomo al centro del contesto impresa, ha
avvicinato la sua ricerca alle installazioni. Per la Quattrocchi
l’installazione è uno strumento di comunicazione, uno spunto di riflessione
oltre il convenzionale, uno stimolo per lo spettatore ad andare oltre, a
osare senza timore.
Daniela
Quattrocchi nasce a Catania il 20 Febbraio del 1969, che sia un caso,
esattamente in occasione del 60° anniversario della pubblicazione del
Manifesto del Futurismo, da cui coglie solo la forza e il concetto di arte
fondato sul comportamento dell’artista, l’arte come stile di vita. Vive in
ambiente artistico, sperimenta l’uso dei materiali e la fotografia prima di
arrivare alla pittura, il percorso nasce con l’uso dell’acrilico e
successivamente, comincia a sovrapporre le precedenti esperienze nell’uso di
materiali con la pittura, nascono i primi collage.
Tratto
dal catalogo della mostra Percorsi Alternativi, Galleria PizzArté, Via
Gisira, Catania 3 - 19 novembre 2006 in collaborazione con TRIBE ART - La
Guida.