Le mille città del Sud


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Calabria

 

 

Rossano

Santa Maria del Patire

Fondato dai romani, il paese divenne un importante centro monastico prima del Mille: qui vennero fondati numerosi monasteri bizantini e cercarono rifugio gli esuli dalla Sicilia conquistata dagli Arabi.

Tracce del passato greco, monasteri, chiese cattoliche del '400 e i palazzi barocchi delle ricche famiglie del '700 costituiscono gli elementi principali della visita. La chiesa di San Bernardino, un tempo parte di un convento di frati minori, fu fondata nel '400 e contiene notevoli opere d'arte, come un crocifisso intagliato del XVII sec. Modificata più volte, la Cattedrale - rifatta per editto di Roberto d'Angiò nel 1330 - è stata quasi interamente rifatta dopo il terremoto del 1836. All'interno, protetta da un ornato tabernacolo, si trova l'affresco della Madonna Achiropita (cioè "non dipinta" dall'uomo) del IX sec. Di fianco alla Cattedrale si trova il Museo Diocesano d'Arte Sacra, che raccoglie arredi sacri, reliquiari e un'eccezionale collezione di icone e codici bizantini. Tra questi il Codex purpureus rossanensis, splendidamente ornato di scene tratte dal Vangelo, del V secolo.

Il Codex purpureus rossanensis

Dintorni: 6 km a nord sulla SS106 sorge Santa Maria del Patire, o Pathirion, che, nei primi secoli dopo il Mille, era un grande complesso monastico, sorto in una zona dove abbondavano i romitaggi dei monaci basiliani. Voluta da Bartolomeo da Simeri nel XII secolo, ha una facciata severa, ornata da un portale ogivale e un interno a tre navate, con un pavimento mosaicato che risale all'epoca della fondazione ed è chiaramente ispirato a motivi dell'arte araba.


Articolo trasmessoci dal dr. Giovanni Improta, che ringraziamo, liberamente tratto da scritti di Antonella Cilento

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