la collezione d'arte: Roberto Sanchez

Esperimenti 004, dalla mostra “Napoli Visionaria…sedici anni dopo”, 2009


dalla mostra “I Pittori di Napoli Ovest”, 2007


dalla mostra "1, 10, 100, 1000 PADIGLIONE ITALIA", novembre 2005


dalla mostra "Il segno: la Croce", giugno-luglio 2005


dalla mostra "Il segno: la Croce", giugno-luglio 2005


dalla mostra "Il segno: la Croce", giugno-luglio 2005


dalla mostra "Il segno: la Croce", giugno-luglio 2005


dalla mostra "Combinazioni" (feb-mar 2003)


dalla mostra “Labirinti astratti”, 2004

 

Scheda a cura di Marco di Mauro dalla mostra  “Labirinti astratti”, 2004

Le costruzioni pittoriche di Roberto Sanchez, in bilico tra l’esigenza di un ordine razionale e la volontà di esprimere i propri umori, risentono delle ricerche astratte che, sul finire degli anni ’70, videro protagonisti Barisani, De Tora, Di Ruggiero, Riccini, Tatafiore e Testa, riuniti nel gruppo di “Geometria e ricerca”. In questo clima culturale, moderno e stimolante, Sanchez ha formato la sua cifra stilistica, orientandosi verso la rappresentazione di piani obliqui che, in movimento continuo, attraversano lo spazio pittorico, s’intersecano e danno vita a trame di luce. Nell’intreccio dei piani s’intuiscono visioni urbane e simulazioni architettoniche, che perdono ogni residuo oggettivo, ogni riferimento alla realtà sensibile, per definire una struttura visiva pura. Una purezza che non è freddezza matematica ma equilibrio delle pulsioni, tradotte in accensioni cromatiche e delicati passaggi tonali. Su questa trama s’impostano segmenti verticali e obliqui, sintetiche allusioni agli uomini che abitano e vivificano lo spazio urbano.

Nelle opere recenti, l’artista va attenuando la geometria delle forme, attraverso le sfumature d’ombra che si proiettano sul fondo dorato. La scelta del fondo dorato si giustifica con la volontà di scindere gli oggetti dalla superficie e di proiettarli in uno spazio indefinito, metafisico, che rievoca la pittura bizantina.

Ultima creazione di Roberto Sanchez sono le "opere componibili", costituite da moduli geometrici che si possono combinare e rimuovere all'infinito. Ogni combinazione rappresenta uno stadio provvisorio, metafora di una condizione umana che non riesce a evadere dalla precarietà, a resistere agli eventi, a raggiungere un equilibrio definitivo.

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