Note e Versi Meridiani

 

 

Storia di una tarantata

di Josè Pascal

 

Quand’era bimba la mia cara nonna

vide per strada una giovane donna

che dimenava impaziente i suoi arti

ed impressionava parenti e passanti.

Dissero gli anziani alla bimba stupita:

“Fai attenzione quella donna è impazzita,

una taranta l’ha pizzicata

mentre coglieva una pianta spinata!”

Saltando ed urlando le faceva paura,

persona normale era di natura,

ma ora danzava fino a svenire

ai tamburelli non sapeva disobbedire.

Nell’umile stanza della sua dimora,

la folla paesana curiosava ogni ora,

ma un Padre Nostro ed un’Ave Maria,

non si negavano alla sventurata Lia.

Sfilavan le lune e morivano i soli

scalpitava la donna e impazzivan i dottori,

il suo corpo posseduto non provava fatiche

strisciava tra le sedie fra le bocche sbalordite.

A fine giugno capolinea lei fece

nella chiesa dei Santi di un salentino paese,

San Pietro e Paolo ne eran Protettori,

e graziavan da sempre gli sventurati danzatori.

Questa è la storia di Lia la bella

che fu pizzicata dalla tarantella,

persona normale era di natura,

ma ora vive reclusa fra quattro mura.


Pubblicazione on-line de Il Portale del Sud, ottobre 2013

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