Pensiero Meridiano

 

Le tasse del Sud

il fisco locale cala la mannaia

di Brigantino (Alfonso Grasso)

Saranno i cittadini meridionali, e in particolare i calabresi, i più tartassati dal fisco locale come effetto del federalismo fiscale. E questo perché gli enti locali del Sud hanno una minore opportunità di entrate finanziarie, in quanto i redditi pro-capite sono la metà circa di quelli del Nord. Saranno costretti a rispondere alla riduzione dei trasferimenti finanziari centrali controbilanciandola con un più consistente aumento del gettito di tributi propri.

Lo rileva uno studio, "Welfare e federalismo: un binomio imperfetto", condotto dalla EURISPES, secondo cui nel triennio 2001-2004 i tagli dei trasferimenti del 3% costringono le Amministrazioni comunali ad aumentare il proprio livello di pressione fiscale.

In primis, sono le amministrazioni comunali calabresi a ritrovarsi in questa situazione considerato il fatto che possiedono il più alto grado di dipendenza erariale (il 51,8%) ed un basso grado di possibilità impositiva (25,7%). Necessiterebbero così di incrementare le tasse locali del 9% per bilanciare la riduzione dei trasferimenti del governo centrale, alla Regione stessa, quantificabile in oltre 31 milioni di euro. A seguire, nella graduatoria nazionale degli incrementi dei tributi propri necessari per compensare fa riduzione dei trasferimenti statali, ci sono Basilicata (8,5%), Campania e Sicilia (7,9%). Al contrario, la riduzione dei trasferimenti sarà minore nelle regioni del nord, la cui "perdita" varia dal 2% della al 2,7% della Lombardia.

Insomma, il federalismo si rivela negativo per gli interessi del Sud ed il suo sviluppo.

L'istituto di ricerca ha misurato inoltre il livello di autonomia finanziaria da parte degli Enti locali usando i conti consuntivi delle amministrazioni comunali nel 2000-2001. Il risultato è che le amministrazioni comunali del Trentino Alto Adige confermano il loro primato di enti locali più autonomi d'Italia, ponendosi in cima alla classifica, seguite da Veneto, Emilia Romagna, Liguria e Lombardia. In coda alla classifica ci sono le amministrazioni comunali di Campania, Calabria, Basilicata e, infine, Sicilia. Alcune regioni hanno guadagnato posizioni rispetto alla graduatoria dell'anno precedente: Emilia Romagna, Umbria, Veneto e Piemonte.

Questo ad ulteriore dimostrazione che il federalismo fa aumentare il divario Nord-Sud.

Fatti, e non parole.


Alfonso Grasso, owner de Il Portale del Sud, aprile 2004

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