Le pagine di Napoli

Università degli Studi di Napoli

Federico II scolpito da Francesco Jerace

di Pina Catino ©

Tommaso da Gaeta, in una lettera inviata all’imperatore Federico, (1222-35 circa), lo esorta a dare maggiore attenzione a un programma edilizio per chiese e monasteri invece di fortificazioni (L. Santoro. 1995, Insediamenti svevi in Campania). Questo dissenso, espresso da uno dei giuristi più insigni della cerchia di Federico II, non è del tutto giustificato se teniamo presente l’istituzione dello Studium Universale di Napoli (1224) ed i provvedimenti della Scuola medica di Salerno e di una di diritto a Benevento.

L’Università di Napoli, il cui diploma di fondazione fu redatto a Siracusa nel 1224, sorse in contrapposizione all’Università di Bologna. Essa aprì un’era di scienza e di luce al popolo meridionale.

Tante le personalità di spicco laureatesi o che hanno insegnato alla Federico II: …il teologo san Tommaso d’Aquino, Gian Battista Vico, Domenico Cirillo (medico e patriota della Repubblica Napoletana), il giurista e pensatore Gaetano Filangieri, il filosofo Antonio Labriola, l'economista Antonio Genovesi, Benedetto Croce, Enrico De Nicola (primo Presidente della Repubblica Italiana), il cantautore Eugenio Bennato…

Il frontone “Ad Scientiarum Haustum et Seminarium Doctrinarum“ scolpito da Francesco Jerace nel 1910, rappresenta Federico nell’atto di ascoltare la lettura dello statuto di fondazione dell’università, circondato dalla sua corte, amici, saggi, poeti. L’opera di bronzo applicata all’architettura, che ne anima le linee, può considerarsi la più complessa e significativa dell’arte monumentale jeraciana.

L’altorilievo evoca e celebra Federico II che ascolta Pier delle Vigne, a destra, che legge la “magna carta”, mentre tutti rivolti verso di lui, stanno i sommi Taddeo da Sessa, Bastiano Pignatelli, Antonio Vandale, Reginaldo da Piperno, Cassinese Erasmo, mentre dall’altro lato del trono, il segretario del re, Castricelli, Andrea di Capua, Piero D’Isernia, Michele Scotto, il Conte di Acerra e tanti altri formano altri gruppi. Separati dal grande periodo storico, da due pietre miliarie, l’artista a sinistra ha inserito Ercole, che combatte l’Idra e riesce ad abbattere quel mostro d’ignoranza e della barbarie; a destra Minerva, che disvela alla luce della nuova scienza la pugnace bellezza del suo capo clipeato.

Oggi, lo Studium è la più antica università laica al mondo e, tra quelle ancora esistenti, ad essere stata fondata con un provvedimento statale.

Pina Catino

Marzo 2010

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