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Largo di Palazzo

immortalato da Van Wittel

di Gherardo Mengoni

Gaspare Van Wittel, “Il Largo di Palazzo” (tra 1701 e 1706)

 

La odierna Piazza del Plebiscito a Napoli è il risultato di successive opere di assetto urbano, ma tutto parte dalla decisione del Viceré Conte di Lemnos di farsi costruire una Reggia nuova e sontuosa adducendo come ragione la necessità di offrire una degna ospitalità al re Filippo III che sarebbe giunto in visita dopo alcuni mesi. Siamo agli inizi del 1600, la vecchia Reggia che sorgeva negli spazi oggi prossimi al Teatro San Carlo, era modesta e poco elegante per una nobiltà dedita al lusso ed allo sfarzo. L’incarico dell’intero progetto venne dato a Domenico Fontana ingegnere–architetto molto famoso, che dovette subito far spianare tutta la “zona del Gigante”, detta così per la presenza in quel luogo di una enorme testa di Giove in marmo; ricavare gli spazi per la nuova imponente costruzione e per l’area di rispetto da predisporre innanzi alla facciata, secondo un progetto di grande eleganza formale. Anche se con notevoli difficoltà e con qualche lacuna strutturale la Nuova Reggia venne completata nei tempi previsti e con essa un primo assetto di quello che da allora prese il nome di “largo di Palazzo”. Le modifiche successive con la demolizione di tre Chiese e la costruzione della Basilica di San Paolo Maggiore e dei Palazzi ministeriali condussero nel tempo all’assetto attuale.

L’imponenza della costruzione, la singolarità del luogo, la attrattiva costante che per gli artisti stranieri ha costituito la città di Napoli con i suoi scorci di vita vera e con i suoi panorami straordinari, ha fatto si che da P. Petrini a Lievin Cruyl, da Cassiano de Silva ad Angelo Maria Costa, paesaggisti e cartografi si cimentassero nel riprodurre la Nuova Reggia e con essa il suo “intorno”. Ma colui che, per tecnica pittorica, perfezione dei particolari e descrizione realistica della vita cortigiana del primo ‘700, ha centrato l’obbiettivo, è stato senza tema di smentita Gaspare Van Wittel, il padre e maestro di Luigi Vanvitelli. Nel suo dipinto dal titolo “Il Largo di Palazzo” Gaspare trasferì su tela, con tecniche che più tardi sarebbero state utilizzate a Venezia dal Canaletto, una immagine viva di Napoli, quasi una “istantanea” della moderna arte fotografica, con una densità espressiva ed una vivacità di colori che testimoniano la sua grande maestria.

Questo dipinto ha una storia tutta sua. In un primo lungo periodo, così come per numerose opere di Gaspare Van Wittel fa parte di collezioni private dell’area aristocratica e curiale della Roma papalina. Poi accade che nel 1933 Raffaele Mattioli, Amministratore Delegato della Comit, scopre il quadro tra le opere del patrimonio della banca. Se ne innamora. Lo fa restaurare e lo sistema nel suo studio di Roma a Palazzo Colonna da dove verrà rimosso solo dopo il 1972, con l’uscita dalla Comit del grande Presidente che morirà l’anno successivo,

Provenienti dall’Ufficio Studi di Comit in quelle stanze severe, dove risplendevano i colori solari di Van Wittel, si alternarono, nel proposito di ricostruire l’Italia dopo la difficile fase bellica, figure poi divenute prestigiose come Giovanni Malagodi; Guido Carli; Enrico Cuccia e Cesare Merzagora. Dopo il 1972 si perdono un po’ le tracce del quadro che, silente, ha assistito alla dinamica economica del Paese Italia. Più tardi con l’ingresso in Intesa di Comit il quadro ritorna a Napoli a Palazzo Zevallos, in zona museale, ma non se ne apprezza al giusto valore la singolarità e bellezza in un gioco di spazi e di luci poco confacente ad un capolavoro. La sua destinazione è altra! Deve tornare a sentire l’atmosfera della tensione economica; della dinamica del mondo del credito e degli affari. E così accade che prende posto tra le mura dell’unica Direzione Generale che ancora resiste nella città, quella del Banco di Napoli a Palazzo San Giacomo. Qui circondato da eleganti arredi di radica di noce che Piacentini e Franzi idearono nel 1939, ha ripreso la sua tradizionale funzione di testimone silente, ma questa volta “gioca in casa”!

Ben tornato Gaspare Van Wittel con Il tuo “Largo di Palazzo”.

Gherardo Mengoni


Testo trasmesso dall'autore nel mese di ottobre 2013

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