Gian Francesco de Majo nacque a Napoli il 24 marzo 1732.
Iniziò a studiare musica con il padre
Giuseppe de Majo e successivamente
con lo zio Gennaro Manna e il prozio
Francesco Feo. A tredici anni era
già secondo cembalo al Teatro di Corte aiutando il padre, dal 1745
direttore della Cappella Reale, come organista soprannumerario senza
ricevere compensi. Dopo la morte del primo organista della cappella,
Pietro Filippo Scarlatti, avvenuta nel 1750, iniziò a ricevere lo
stipendio di un ducato al mese per il suo incarico, che nel 1758, con
l'elevazione a secondo organista, salì a otto ducati. Oltre all'attività
organistica, dal 1749 fu attivo nella medesima cappella come compositore
di lavori sacri.
Il 7 febbraio 1759 a Parma mise in scena la sua prima
opera, Ricimero, re dei goti: l'anno stesso il lavoro fu
riallestito a Roma, dove, come testimonia Goldoni nelle sue Memorie,
ebbe un trionfante successo. Agli inizi del 1760 a causa della
tubercolosi non poté musicare il libretto Il trionfo di Camilla
di Silvio Stampiglia per il Teatro San Carlo, ma riuscì comunque a
presentare per il giugno dello stesso anno il componimento drammatico
Astrea placata e per novembre il dramma per musica Cajo Fabrizio,
ben accolto dal pubblico.
Sonata in
Fa maggiore per mandolino e b.c., I movimento: Comodo. Monteleone
Musici. Sergio Zigiotti (mandolino), Fabiano Merlante (arciliuto),
Sebastiano Severi (violoncello), Marina Scaioli (clavicembalo). LIVE
Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, 27.02.2011
Tra il 1761 e il 1763 rappresentò alcune sue opere nelle
città dell'Italia centro-settentrionale: fu a Livorno, a Venezia e
infine a Torino. Dopo esser tornato nella città natale per breve
periodo, partì nel febbraio del 1764 per la volta di Vienna, in quanto
aveva ricevuto la commissione di comporre un'opera per celebrare
l'incoronazione di Giuseppe II a imperatore, e poi nello stesso anno
giunse a Mannheim.
Dopo aver dato a Madrid un suo lavoro, tornò in Italia
nel 1765 e presentò a Torino Montezuma su libretto di Vittorio
Amedeo Cigna-Santi. Ritornò a Napoli l'anno seguente, ma ancora per una
volta vi rimase poco, in quanto parti per un altro viaggio attraverso
l'Italia e l'Europa: fu nuovamente a Mannheim e nel ritorno si fermò a
Venezia e a Roma. Nell'agosto del 1767 successe al padre Giuseppe nella
carica di maestro di cappella presso la corte reale napoletana: per
assumere questo posto era entrato in competizione con
Niccolò Piccinni.
A causa di problemi finanziaria de Majo dovette
rinunciare a molti viaggi futuri per la messa in scena di sue nuove
opere. Accanto alla posizione di direttore della cappella, riprese il
vecchio incarico di secondo organista e l'attività di composizione di
lavori sacri. Per celebrare il compleanno della regina Maria Carolina
gli fu commissionato di comporre un'opera, Eumene, da
rappresentare da rappresentare il 4 novembre del 1770 al San Carlo, ma a
causa del peggioramento delle sue condizioni di salute la prima fu
rinviata a gennaio dell'anno successivo. Tuttavia de Majo non riuscì a
terminarla (compose solamente il 1° atto) in quanto morì di tisi il 17
novembre. L'opera fu quindi terminata da Giacomo Insanguine e da
Pasquale Errichelli.
Alessandro
- Aria di Erissena “Di rendermi la calma”
De Majo nella sua epoca fu molto stimato dai
contemporanei: Mozart, che ebbe occasione di ascoltarlo in una chiesa
napoletana, in un lettera a sua sorella definì la sua musica
"bellissima", per lo scrittore Wilhelm Heinse la melodia di Gian
Francesco era migliore di quella di Giovan Battista Pergolesi e
Christoph Willibald Gluck.
I suoi lavori, nei quali egli utilizzò la struttura
tradizionale dell'opera seria, riscossero notevole successo soprattutto
grazie al loro valore drammatico rese possibile attraverso un'espressiva
intensificazione della musica ed effettuando opportuni mutamenti sulla
struttura delle arie. Contrariamente ai dettami dell'opera seria
dell'epoca, le sue opere presentano al loro interno lauti spettacoli e
parecchi cori a assiemi, usati generalmente nelle scene composte da
elementi eterogeni. Nei trattati del XVIII secolo egli è considerato,
assieme a
Niccolò Jommelli e Tommaso Traetta, uno dei tre compositori
italiani che sperimentarono una riforma dell'opera seria, riforma che
attualmente viene attribuita a Gluck. Anche la musica sacra presenta un
livello di alta qualità drammatica, ottenuta grazie ai recitativi
accompagnati e alle impressionanti dissonanze armoniche.
Motezuma,
la conquista del Messico. Rec. accompagnato "Al sembiante
sconvolto", Aria "Ah che in un mar d'affanni". Guacozinga: Maria
Grazia Schiavo. I Turchini direttore Antonio Florio. Regia di Sergio
Vela. Aschaffenburg, Stadttheater, Maggio 2003
Opere
Ricimero, re dei
goti
(opera seria, libretto di Pietro Pariati e Apostolo Zeno, 1759,
Parma)
Cajo Fabrizio (opera seria, libretto di
Apostolo Zeno, 1760, Napoli)
Almeria (opera seria, libretto di Marco
Coltellini, 1761, Livorno)
Artaserse (opera seria, libretto di Pietro
Metastasio, 1762, Venezia)
Catone in Utica (opera seria, libretto di
Pietro Metastasio, 1763, Torino)
Demofoonte (opera seria, libretto di Pietro
Metastasio, 1763, Roma)
Alcide negli orti esperidi (opera seria,
libretto di Marco Coltellini, 1764, Vienna)
Ifigenia in Tauride (opera seria,
libretto di Mattia Verazi, 1764, Mannheim)
Montezuma (opera seria, libretto di Vittorio
Amedeo Cigna-Santi, 1765, Torino)
La constancia dichosa (opera seria, libretto
di L. Fontana, 1765, Madrid)
Alessandro (nell'Indie) (opera seria, libretto
di Mattia Verazi, dopo Pietro Metastasio, 1765, Mannheim)
Antigono (opera seria, libretto di
Pietro Metastasio, 1767, Venezia)
Antigona (opera seria, libretto di
Gaetano Roccaforte, 1768, Roma)
Ipermestra (opera seria, libretto di
Pietro Metastasio, 1768, Napoli)
Adriano in Siria (opera seria, libretto di
Pietro Metastasio, 1769, Roma)
Didone abbandonata (opera seria,
libretto di Pietro Metastasio, 1770, Venezia)
Eumene (1° atto) (opera seria, libretto
di Apostolo Zeno, 1771, Napoli; completata da Giacomo Insanguine e
Pasquale Errichelli e rappresentata postuma)
Pubblicazione Internet a cura de
Il Portale del Sud®,
novembre 2012
Centro Culturale e di Studi Storici "Brigantino - il Portale del Sud" - Napoli e Palermo admin@ilportaledelsud.org®copyright 2012: tutti i diritti riservati. Webmaster: Brigantino.