Giovanni Gregorio Paisiello è stato uno dei più importanti e
influenti compositori d'opera del XVIII secolo.
Nacque a Taranto, dove frequentò il liceo dai Gesuiti finchè la
bellezza della sua voce attirò talmente l'attenzione che nel 1754
venne inviato a studiare al conservatorio di Sant'Onofrio a Napoli
(vi fu ammesso l'8 giugno), dove studiò sotto la supervisione di
Francesco Durante, divenendo a tempo debito assistente maestro. Per
il teatro del conservatorio, che lasciò nel 1763, scrisse alcuni
intermezzi, uno dei quali attrasse così tanto l'interesse
dell'opinione pubblica che fu invitato a scrivere due opere, La
Pupilla e Il Mondo a Rovescio, per la città di Bologna, e
una terza, Il Marchese di Tidipano, per Roma.
Essendo la sua fama oramai stabile, si trasferì per qualche anno nel
capoluogo campano, dove - nonostante la popolarità di
Niccolò Piccinni,
Domenico Cimarosa e Pietro Alessandro Guglielmi, dei cui trionfi
si dice fosse amaramente geloso - produsse una serie di opere
altamente di successo, una delle quali, L'Idolo Cinese,
provocò grande scalpore presso il pubblico napoletano.
Nel 1772 Paisiello fu costretto a sposare Cecilia Pallini, dopo aver
passato qualche giorno in prigione essendosi rifiutato di mantenere
la promessa di matrimonio. Nonostante questo incidente il matrimonio
fu felice.
Nel 1776 ricevette ed accettò l'invito della zarina Caterina II di
Russia di ricoprire nella neonata San Pietroburgo la carica di
maestro di cappella per tre anni. Partì dunque il 29 luglio e dopo
qualche mese, nel gennaio dell'anno successivo, giunse nella
capitale dell'Impero Russo. Divenne subito insegnante di musica
della granduchessa Maria Fjòdorovna e dopo sei mesi mise già in
scena un suo lavoro, l'opera metastasiana La Nitteti. Il 30
aprile 1781 il successo qui ottenuto fece sì che gli venisse
rinnovato il contratto per altri quattro anni. Dopo la
rappresentazione de La serva padrona (già musicata alcuni decenni
prima da Pergolesi), l'anno seguente fu la volta di un suo
capolavoro, Il Barbiere di Siviglia, ascoltato da Mozart che volle
musicare la seconda commedia delle tre, componendo l'immortale
"Nozze di Figaro", che raggiunse subito una fama di livello europeo.
Il destino di quest'opera segna un'epoca nella storia dell'arte
italiana: con essa morì la gentile soavità coltivata dai maestri del
XVIII secolo, lasciando spazio all'abbagliante splendore del periodo
successivo. Quando, nel 1816, Gioachino Rossini scrisse un'opera con
il medesimo soggetto, ma diverso libretto con il titolo Almaviva,
venne fischiato in palcoscenico; ciò nonostante, con il titolo
modificato, Il Barbiere è oggigiorno riconosciuto come il più
grande lavoro di Rossini, mentre l'opera di Paisiello è stata
consegnata all'oblio: uno strano esempio di vendetta poetica
postuma, dal momento che Paisiello stesso aveva molti anni prima
tentato di eclissare la fama di Pergolesi, rimusicando il libretto
del suo famoso intermezzo, La Serva Padrona.
Paisiello abbandonò la Russia nel 1783, e, dopo aver prodotto Il Re
Teodoro a Vienna, si mise al servizio di Ferdinando IV a Napoli,
dove compose numerose tra le sue migliori opere, incluse Nina e La
Molinara. Nel 1789 compose una Missa defunctorum per il
principino Gennaro Carlo Francesco di Borbone, morto di vaiolo nel
gennaio di quell'anno. Dopo molte vicissitudini, derivate da
cambiamenti politici e dinastici, venne invitato a Parigi (1802) da
Napoleone, il cui favore si era conquistato cinque anni prima con
una marcia composta per il funerale del generale Hoche. Napoleone lo
trattò munificamente, più di altri compositori meritevoli, come
Luigi Cherubini e Etienne Méhul, verso i quali il nuovo favorito
trasferì la malevolenza che aveva precedentemente riservato a
Cimarosa, Guglielmi e
Piccinni.
Paisiello dirigeva la musica di corte alle Tuileries con uno
stipendio di 10 mila franchi, oltre a 4800 per vitto e alloggio, ma
non ebbe il successo che si aspettava da parte del pubblico
parigino, che accolse troppo freddamente la sua opera Proserpina
tanto che, nel 1803, egli richiese e con difficoltà ottenne il
permesso di ritornare in Italia, con la scusa della cagionevole
salute della moglie. Al suo arrivo a Napoli venne reinstallato nei
suoi precedenti compiti da Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, ma
la sua fortuna pareva ormai in declino, seguendo quella della
famiglia Bonaparte. In questo periodo ebbe uno stretto rapporto di
amicizia con fra Egidio Maria di San Giuseppe salito in seguito alla
gloria degli altari che era suo conterraneo. La morte della moglie
nel 1815 lo colpì duramente. La sua salute si guastò con rapidità, e
la sua gelosia nei confronti della popolarità altrui era una fonte
di preoccupazione continua.
Le opere di Paisiello (se ne conoscono 94) abbondano di melodie, la
cui bellezza leggiadra è tuttora caldamente apprezzata. Forse la più
conosciuta tra queste arie è "Nel cor più non mi sento" dalla
Molinara, immortalata anche nelle variazioni di Beethoven e
interpretata da alcune delle più grandi voci della storia, sia
maschili (Pavarotti compreso) che femminili. La sua musica sacra fu
molto voluminosa, comprendendo 8 messe (tra cui tra curiosa la
"Messa di Natale per la cappella di Napoleone", e la solenne
Messa da requiem) oltre a numerosi lavori meno noti: produsse
anche 51 composizioni strumentali e svariati pezzi separati.
Manoscritti delle partiture di molte sue opere vennero donate alla
biblioteca del British Museum da Domenico Dragonetti.
Oltre all'attività operistica, Paisiello è noto per aver composto
l'Inno al Re, poi adottato nel 1816 come inno del Regno delle
Due Sicilie (cfr.
innoalre.mp3).
La biblioteca dei Girolamini a Napoli possiede un'interessante
raccolta di manoscritti che registrano le opinioni di Paisiello sui
compositori a lui contemporanei, e ce lo mostrano come un critico
spesso severo, soprattutto del lavoro di Pergolesi.
Opere
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Il ciarlone (12.5.1764 Bologna)
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I francesi brillanti (24.6.1764 Bologna)
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Madama l'umorista, o Gli stravaganti (26.1.1765 Modena)
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L'amore in ballo (1765 Venezia)
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I bagni d'Abano (1765 Parma)
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Demetrio (Lent.1765 Modena)
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Il negligente (1765 Parma)
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Le virtuose ridicole (1765 Parma)
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Le nozze disturbate (1766 Venezia)
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Le finte contesse (2.1766 Roma V)
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La vedova di bel genio (1766 Napoli Teatro Nuovo)
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L'idolo cinese (1767 Napoli Teatro Nuovo)
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Lucio Papirio dittatore (1767 Napoli Teatro di San Carlo)
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Il furbo malaccorto (1767 Napoli Teatro Nuovo)
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Le 'mbroglie de la Bajasse (1767 Napoli)
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Alceste in Ebuda, ovvero Olimpia (20.1.1768 Napoli Teatro di San
Carlo)
-
Festa teatrale in musica (31.5.1768 Napoli PR)
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La luna abitata (1768 Napoli Teatro Nuovo)
-
La finta maga per vendetta (1768 Napoli)
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L'osteria di Marechiaro (1768 Napoli Teatro Fiorentini)
-
Il nuovo maestro di cappella
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La serva fatta padrona (1769 Napoli Teatro Fiorentini) [rev. Le
'mbroglie de la Bajasse]
-
Don Chisciotte della Mancia (1769 Napoli Teatro Fiorentini)
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L'arabo cortese (1769 Napoli Teatro Nuovo)
-
La Zelmira, o sia La marina del Granatello (1770 Napoli Teatro
Nuovo)
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Le trame per amore (7.10.1770 Napoli Teatro Nuovo)
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Annibale in Torino (16.1.1771 Torino Teatro Reggio)
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La somiglianza de' nomi (1771 Napoli Teatro Nuovo)
-
I scherzi d'amore e di fortuna (1771 Napoli Teatro Nuovo)
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Artaserse (26.12.1771 Modena)
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Semiramide in villa (1772 Roma)
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Motezuma (1.1772 Roma)
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La Dardanè (1772 Napoli Teatro Nuovo)
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Gli amante comici (1772 Napoli Teatro Nuovo)
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Don Anchise Campanone (1773 Venezia)
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L'innocente fortunata (1773 Venezia )
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Sismano nel Mogol (1773 Milano)
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Il tamburo (1773 Napoli Teatro Nuovo)
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Alessandro nell'Indie (26.12.1773 Modena)
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Andromeda (1774 Milano)
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Il duello (1774 Napoli Teatro Nuovo)
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Il credulo deluso (1774 Napoli Teatro Nuovo)
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La frascatana (1774 Venezia)
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Il divertimento dei numi (4.12.1774 Napoli)
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Demofoonte (1775 Venezia)
-
La discordia fortunata (1775 Venezia)
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L'amor ingegnoso, o sia La giovane scaltra (1775 Padova)
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Le astuzie amorose (1775 Napoli Teatro Nuovo)
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Il Socrate immaginario (1775 Napoli Teatro Nuovo)
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Il gran Cid (3.11.1775 Firenze)
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Le due contesse (3.1.1776 Roma)
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La disfatta di Dario (1776 Roma Teatro Argentina)
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Dal finto il vero (1776 Napoli Teatro Nuovo)
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Nitteti (28.1.1777 San Pietroburgo)
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Lucinda e Armidoro (1777 San Pietroburgo)
-
Achille in Sciro (6.2.1778 San Pietroburgo)
-
Lo sposo burlato (24.7.1778 San Pietroburgo)
-
Gli astrologi immaginari (14.2.1779 San Pietroburgo)
-
Il matrimonio inaspettato (1779 Kammenïy Ostrov)
-
La finta amante (5.6.1780 Mogilev)
-
Alcide al bivio (6.12.1780 San Pietroburgo)
-
La serva padrona (10?.9.1781 Tsarskoye Selo)
-
Il duello comico (1782 Tsarskoye Selo) [rev. Il duello]
-
Il barbiere di Siviglia, ovvero La precauzione inutile
(26.9.1782 San Pietroburgo)
-
Il mondo della luna (1782 Kammenïy Ostrov)
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Il re Teodoro in Venezia (23.8.1784 Vienna)
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Antigono (12.10.1785 Napoli Teatro di San Carlo)
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La grotta di Trofonio (12.1785 Napoli Teatro Fiorentini)
-
Olimpiade (20.1.1786 Napoli Teatro di San Carlo)
-
Le gare generose (1786 Napoli Teatro Fiorentini)
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Pirro (12.1.1787 Napoli Teatro di San Carlo)
-
Il barbiere di Siviglia, ovvero La precauzione inutile [rev]
(1787 Napoli Teatro Fiorentini)
-
La modista raggiratrice (1787 Napoli Teatro Fiorentini)
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Giunone Lucina (8.9.1787 Napoli Teatro di San Carlo)
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Fedra (1.1.1788 Napoli Teatro di San Carlo)
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L'amor contrastato (1789 Napoli Teatro Fiorentini)
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Catone in Utica (5.2.1789 Napoli Teatro di San Carlo)
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Nina, o sia La pazza per amore (25.6.1789 Caserta)
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I zingari in fiera (21.11.1789 Napoli)
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Le vane gelosie (1790 Napoli Teatro Fiorentini)
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Zenobia in Palmira (30.5.1790 Napoli Teatro di San Carlo)
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La molinara (1790 Vienna) [rev. L'amor contrastato]
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Nina, o sia La pazza per amore [rev] (1790 Napoli Teatro
Fiorentini)
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Ipermestra (6.1791 Padova)
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La locanda (16.6.1791 London Pantheon)
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I giuochi d'Agrigento (16.5.1792 Venezia Teatro Fiorentini)
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Il fanatico in Berlina (1792 Napoli Teatro Fiorentini) [rev. La
locanda]
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Il ritorno d'Idomeneo (1792 Perugia)
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Elfrida (4.11.1792 Napoli Teatro di San Carlo)
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Elvira (12.1.1794 Napoli Teatro di San Carlo)
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Didone abbandonata (4.11.1794 Napoli Teatro di San Carlo)
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Nina, o sia La pazza per amore [rev 2] (1795 Napoli Teatro
Fiorentini)
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Chi la dura la vince (9.6.1797 Milano Teatro della Scala)
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La Daunia felice (26.6.1797 Foggia)
-
Andromaca (4.11.1797 Napoli, teatro San Carlo)
-
L'inganno felice (1798 Napoli)
-
Proserpine (28.3.1803 Parigi Opera)
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Elisa (19.3.1807 Napoli Teatro di San Carlo)
-
I Pitagorici (19.3.1808 Napoli Teatro di San Carlo)
Testo ed immagine tratti da
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