Le mille città del Sud

Egnazia

 

A 7 km da Fasano, in riva al mare, si stendono le rovine del porto e della città di Egnazia, citata da Strabone e da Plinio il Vecchio. Siamo nella zona al confine tra Peucezia e Messapia abitata fin dall'età del bronzo. Dal V secolo a.C. si sviluppò un'importantissima città portuale, Gnathia per i greci, la cui floridezza è testimoniata dalla vasta produzione delle ceramiche dipinte. Fu un importante centro anche nel periodo romano, quando fu denominata Egnathia, soprattutto dopo la costruzione della via Traiana che la attraversa per intero in senso longitudinale. La città antica era chiusa da una doppia cinta muraria alta 7 metri. Lungo la costa, in uno scenario molto suggestivo, sono visibili le vestigia dell'antico porto.

La visita passa per l’acropoli, il sacello delle divinità orientali, l'anfiteatro il foro. Il museo comprende numerosi frammenti architettonici e mosaici: notevole il mosaico delle Tre Grazie (II-III secolo d.C.). Le tombe più antiche della necropoli occidentale, allocate in un'area già in uso come cava di pietra, risalgono alla metà del IV secolo a.C. Al periodo ellenistico si devono le famose ceramiche di Gnathia (esempi al Museo Archeologico di Brindisi e al Museo Provinciale di Lecce). Il declino cominciò quando il porto venne sommerso dal mare interrompendo i ricchi commerci; la distruzione definitiva fu opera dei goti di Totila, attorno alla metà del VI secolo.


Nei dintorni:

Torre Canne

Località balneare dotata di uno stabilimento termale.

Cisternino

Suggestivo paese di aspetto orientale affacciato sulla valle d'Itria con case bianche e caratteristiche scale esterne.

Fasano

Posto in una bella zona circondata da ulivi, vigneti e frutteti, tra l'Adriatico e le propaggini delle Murge, Fasano sorse a seguito della distruzione di Egnazia (VI secolo), quando si consolidarono gli insediamenti attorno al monastero benedettino di Santo Stefano. Fu quindi possedimento dei Cavalieri di Malta e dei Normanni, condividendo da lì in poi i destini del Regno di Sicilia. Oggi offre al visitatore un centro storico in gran parte ben conservato, dove si distinguono edifici del ‘500, come la chiesa Madre e il Palazzo dell'Università, con portico e loggia. L’attività principale è quella agricola. Particolarmente invitanti le specialità gastronomiche locali.

Selva di Fasano

È cinta da macchia mediterranea con carrubi, corbezzoli e lentischi. Famosa per lo zoo-safari, che dista circa 1 km dal centro abitato, è collegata a Fasano con una strada si snoda tra oliveti e trulli. A sud del paese, sorge lo Zoo Safari, un vasto parco di 120 ettari, che ospita in libertà animali esotici e feroci di oltre 40 specie in un paesaggio mediterraneo da attraversare con l'auto. Nello zoo si trovano anche una voliera, un rettilario e alcuni acquari.

Monopoli

Di origine apula, si sviluppò nel VI sec all'indomani della distruzione della vicina Egnazia. Fu un importante centro marinaro bizantino e normanno, utilizzato dai crociati. Per un periodo, tra la fine del ‘400 ed il 1509, fu conquistata da Venezia, che approfittò delle guerre tra il Re di Napoli Ferrante d'Aragona ed i Francesi.

Da ammirare vi sono: la romanica chiesa di Santa Maria Amalfitana del XII secolo; il vicino castello, edificato da Federico II di Svevia; la cattedrale, degli inizi del XII secolo, nel cui interno sono conservati dipinti di Palma il Giovane, di Francesco de Mura e la venerata Madonna della Madia, icona duecentesca. L'attiguo palazzo vescovile custodisce altre notevoli tele di Paolo Veronese, Palma il Giovane e dipinti napoletani del Seicento.


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