Le Pagine di Storia


Letture e monografie del periodo

dalla storiografia ufficiale alla realtà dei fatti

il Sud e l'Unità d'Italia

un'opera di Giuseppe Ressa

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la presentazione del libro

 

Francesco I

Re del Regno delle Due Sicilie

di Alfonso Grasso

Francesco I di Borbone (Napoli 1777-1830)

 

Il regno di Francesco I, figlio di Ferdinando I, fu molto breve: durò dal 1825 al 1830. Francesco aveva 47 anni quando salì al trono, ma ne dimostrava molti di più a causa anche di problemi di salute, ed era provato dalle responsabilità che aveva dovuto assumersi, come vicario del regno.

Francesco possedeva una buona cultura umanistica, era di carattere scrupoloso e preciso, ma non riuscì ad essere risoluto ed incisivo, e lasciò le incombenze di governo al Medici e quelle della corte ad un suo cameriere di nome Viglia. I suoi cinque anni di regno furono, come dice molto severamente il Doria, «quanto di peggio potesse esprimere la famiglia Borbonica» [1]. Nei ranghi degli impieghi statali, a tutti i livelli, la corruzione era di prammatica, e non c'era cosa che si potesse ottenere senza corrispondere regali o bustarelle.

Finì per dedicarsi quasi esclusivamente alla sua grande famiglia: dalla prima moglie, la arciduchessa d'Austria Maria Clementina, che aveva sposato nel 1797, aveva avuto una figlia [2]. In seconde nozze, nel 1802, sposò la spagnola Maria Isabella, dalla quale ebbe ben 12 figli [3].

La regina Maria Isabella

Napoli era sempre presidiata da truppe austriache calate dopo i moti del 1820. Il potente ministro Metternich insisteva su questa occupazione militare, in quanto necessaria per il mantenimento dell’ordine costituito. La permanenza e sussistenza delle truppe d’occupazione erano a completo carico delle casse del Regno, che così si dissanguava. Nel 1824 il re fu inviato a Milano per un punto della situazione, e riuscì ad ottenere un limite temporale dell’occupazione: marzo del 1827. Puntualmente, nel febbraio del 1827, le ultime truppe austriache lasciarono Napoli, ma la loro presenza era costata allo stato ben 2.000.000 di ducati. Francesco I dovette però, come ulteriore garanzia per l’Austria, assoldare dei mercenari svizzeri. Il comando dell'esercito fu preso nel maggio dello stesso anno dal principe ereditario Ferdinando, che aveva appena 17 anni.

Medaglia 1830 in BRONZO Ø 53,7 mm coniata a Napoli per la bonifica delle Puglie (opus: F. D’Andrea e A. Arnaud).

Al dr./ FRANCISCVS.I.REGNI VTR.SICIL.ET HIER.REX.P.F.A. Testa del re a destra; in basso, F.REGA.DIR / F.D'ANDREA F. Al rov./ DAVNIA VBERTATI RESTITVTA .Il Re, in abito militare, stante di fronte aiuta ad alzarsi le figure allegoriche della Pastorizia e dell’Agricoltura inginocchiate ai suoi piedi; ai lati, due fanciulli rendono grazie. All'esergo, MDCCCXXX / P.DE ROSA M.P. In basso, A.ARNAUD F. / F.REGA D. (Ricciardi 146. - D’Auria 154).

Non solo a Napoli, ma anche nelle province pullulavano le sette segrete, che continuavano a chiedere la concessione della costituzione del 1820: nemmeno i monasteri rimasero indenni dall'intrufolamento delle cellule segrete, e la polizia dovette mostrarsi dura per ottenere l'ordine. Furono scoperti anche dei piani che erano stati compilati da alcuni repubblicani, e si diede l'incarico di svolgere le indagini al maresciallo del Carretto, che come ex carbonaro si sperava fosse in grado di tenere in pugno la situazione. Questi fu a volte addirittura spietato, e decretò diverse condanne capitali, mentre di norma si dava la pena dell'esilio ai cospiratori. Nel 1828 si ebbero poi delle razzie piratesche, dopo che il re respinse un ricatto del Bey di Tripoli che chiedeva 100.000 ducati in cambio della pace sui mari [4].

Nel 1830 si pensò poi a scegliere una moglie per il principe ereditario, in una rosa di principesse e la scelta cadde su Maria Cristina, figlia del re di Sardegna Vittorio Emanuele I di Savoia. Frattanto anche l'omonima figlia del re fu promessa a Ferdinando VII di Spagna e partì per Madrid, accompagnata dal Francesco e dal Medici, che morì proprio durante questo viaggio.

Francesco I di Borbone con la famiglia

Al suo ritorno a Napoli, il re sembrò ancora più invecchiato e più malaticcio. Durante la sua assenza, l’erede Ferdinando aveva sostituito il ministro della guerra Scaletta col generale Fardella e quindi nominato il fratello Carlo comandante della Marina.

Poiché i confini dello Stato Pontificio erano infestati da bande di briganti, il del Carretto intervenne, mostrandosi anche in questo caso eccessivamente duro. Francesco I era in pessime condizioni di salute e il governo era quindi sempre più nelle mani del principe ereditario, mentre alcuni, fra cui il ministro Intonti, avrebbero preferito una reggenza della regina Isabella, mal sopportando l'eccessiva familiarità dell'erede con il del Carretto.

Il re morì l'8 novembre del 1830, contornato dai figli e dalla regina.

Medaglia 1830 in Bronzo Ø 52 mm. coniata a Napoli per la morte e la gloria di Francesco I di Borbone. (Opus: Vincenzo Catenacci e F.Rega)

Al dr./ FRANCISCUS I . REGNI VTR . SICIL . ET HIER . REX. Testa a destra del Re. In basso: F. REGA D./ V. CATENACCI F. / R. M. P. Al rov./ NOVERAT IMPERIVM FIRMA PIETATE TVERI (Aveva appreso a difendere l’impero con ferma devozione). La Religione stante presso il sarcofago Reale, sopra al quale è un cuscino con sopra la Corona, e al di sotto di questa un braccio che indica l’atto della benedizione, e dall’altra parte della Corona un fascio con il giglio. Sulla parte anteriore del sarcofago: VITAE CESSIT NON GLORIAE (la vita finisce non la gloria). All’esergo: DECESSIT DIE VIII NOVEMB. MDCCCXXX / REGNI EIVS. In basso CAV . F . REGA . INV . V . CATENACCI SCL. (Ricciardi 152. D’auria 163).


Note

[1] Doria G., Settecento Napoletano: la Capitale, Torino 1962, p. 243.

[2] Carolina Ferdinanda Luisa. Nel 1816 sposò il duca di Berry Carlo Ferdinando di Borbone Artois. Rimasta vedova nel 1820, sposò in seconde nozze il duca della Grazia conte Lucchesi Palli.

[3] Maria Cristina, che sposò Ferdinando VII re di Spagna e in seconde nozze il duca di Rianzares; Ferdinando che gli succederà sul trono; Carlo, principe di Capua; Leopoldo, conte di Siracusa che tanto filo darà da torcere al nipote Francesco II; Teresa Cristina Maria che sposò Pedro II, imperatore del Brasile; Luisa Carlotta che sposò l'infante di Spagna Francesco di Paola; Antonio, conte di Lecce; Maria Amalia che sposò l'infante di Spagna Sebastiano Gabriele; Maria Carolina Ferdinanda, che sposò Carlo di Spagna; Luigi Carlo Maria, conte d'Aquila, che sposò la principessa di Braganza Januaria e Francesco conte di Trapani, che sposò la principessa di Toscana Maria Isabella.

[4] Gleijeses Vittorio, La storia di Napoli, Società Editrice Napoletana, III edizione 1978, p. 761-2.


Bibliografia

  • Doria G., Settecento Napoletano: la Capitale, Torino 1962

  • Gleijeses V., La storia di Napoli, Società Editrice Napoletana, III ed. 1978

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