Il regno di
Francesco I, figlio di
Ferdinando I, fu molto breve: durò dal 1825 al 1830. Francesco aveva
47 anni quando salì al trono, ma ne dimostrava molti di più a causa
anche di problemi di salute, ed era provato dalle responsabilità che
aveva dovuto assumersi, come vicario del regno.
Francesco
possedeva una buona cultura umanistica, era di carattere scrupoloso e
preciso, ma non riuscì ad essere risoluto ed incisivo, e lasciò le
incombenze di governo al Medici e quelle della corte ad un suo cameriere
di nome Viglia. I suoi cinque anni di regno furono, come dice molto
severamente il Doria, «quanto di peggio potesse esprimere la famiglia
Borbonica»
. Nei ranghi degli
impieghi statali, a tutti i livelli, la corruzione era di prammatica, e
non c'era cosa che si potesse ottenere senza corrispondere regali o
bustarelle.
Finì per
dedicarsi quasi esclusivamente alla sua grande famiglia: dalla prima
moglie, la arciduchessa d'Austria Maria Clementina, che aveva sposato
nel 1797, aveva avuto una figlia
. In seconde nozze, nel
1802, sposò la spagnola Maria Isabella, dalla quale ebbe ben 12 figli
.
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La regina Maria Isabella
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Napoli era
sempre presidiata da truppe austriache calate dopo i
moti del 1820. Il potente ministro Metternich insisteva su questa
occupazione militare, in quanto necessaria per il mantenimento
dell’ordine costituito. La permanenza e sussistenza delle truppe
d’occupazione erano a completo carico delle casse del Regno, che così si
dissanguava. Nel 1824 il re fu inviato a Milano per un punto della
situazione, e riuscì ad ottenere un limite temporale dell’occupazione:
marzo del 1827. Puntualmente, nel febbraio del 1827, le ultime truppe
austriache lasciarono Napoli, ma la loro presenza era costata allo stato
ben 2.000.000 di ducati. Francesco I dovette però, come ulteriore
garanzia per l’Austria, assoldare dei mercenari svizzeri. Il comando
dell'esercito fu preso nel maggio dello stesso anno dal principe
ereditario
Ferdinando, che aveva appena 17 anni.
Medaglia 1830 in BRONZO Ø 53,7 mm
coniata a Napoli per la bonifica delle Puglie (opus: F.
D’Andrea e A. Arnaud).
Al dr./ FRANCISCVS.I.REGNI
VTR.SICIL.ET HIER.REX.P.F.A. Testa del re a destra; in basso,
F.REGA.DIR / F.D'ANDREA F. Al rov./ DAVNIA VBERTATI RESTITVTA
.Il Re, in abito militare, stante di fronte aiuta ad alzarsi le
figure allegoriche della Pastorizia e dell’Agricoltura
inginocchiate ai suoi piedi; ai lati, due fanciulli rendono
grazie. All'esergo, MDCCCXXX / P.DE ROSA M.P. In basso, A.ARNAUD
F. / F.REGA D. (Ricciardi 146. - D’Auria 154). |
“Non solo
a Napoli, ma anche nelle province pullulavano le sette segrete, che
continuavano a chiedere la concessione della costituzione del 1820:
nemmeno i monasteri rimasero indenni dall'intrufolamento delle cellule
segrete, e la polizia dovette mostrarsi dura per ottenere l'ordine.
Furono scoperti anche dei piani che erano stati compilati da alcuni
repubblicani, e si diede l'incarico di svolgere le indagini al
maresciallo del Carretto, che come ex carbonaro si sperava fosse in
grado di tenere in pugno la situazione. Questi fu a volte addirittura
spietato, e decretò diverse condanne capitali, mentre di norma si dava
la pena dell'esilio ai cospiratori. Nel 1828 si ebbero poi delle razzie
piratesche, dopo che il re respinse un ricatto del Bey di Tripoli che
chiedeva 100.000 ducati in cambio della pace sui mari”
.
Nel 1830 si
pensò poi a scegliere una moglie per il principe ereditario, in una rosa
di principesse e la scelta cadde su Maria Cristina, figlia del re di
Sardegna Vittorio Emanuele I di Savoia. Frattanto anche l'omonima figlia
del re fu promessa a Ferdinando VII di Spagna e partì per Madrid,
accompagnata dal Francesco e dal Medici, che morì proprio durante questo
viaggio.
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Francesco I di Borbone con la famiglia
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Al suo
ritorno a Napoli, il re sembrò ancora più invecchiato e più malaticcio.
Durante la sua assenza, l’erede Ferdinando aveva sostituito il ministro
della guerra Scaletta col generale Fardella e quindi nominato il
fratello Carlo comandante della Marina.
Poiché i
confini dello Stato Pontificio erano infestati da bande di briganti, il
del Carretto intervenne, mostrandosi anche in questo caso eccessivamente
duro. Francesco I era in pessime condizioni di salute e il governo era
quindi sempre più nelle mani del principe ereditario, mentre alcuni, fra
cui il ministro Intonti, avrebbero preferito una reggenza della regina
Isabella, mal sopportando l'eccessiva familiarità dell'erede con il del
Carretto.
Il re morì
l'8 novembre del 1830, contornato dai figli e dalla regina.
Medaglia 1830 in Bronzo Ø 52 mm.
coniata a Napoli per la morte e la gloria di Francesco I di
Borbone. (Opus: Vincenzo Catenacci e F.Rega)
Al dr./ FRANCISCUS I . REGNI VTR .
SICIL . ET HIER . REX. Testa a destra del Re. In basso: F. REGA
D./ V. CATENACCI F. / R. M. P. Al rov./ NOVERAT IMPERIVM FIRMA
PIETATE TVERI (Aveva appreso a difendere l’impero con ferma
devozione). La Religione stante presso il sarcofago Reale, sopra
al quale è un cuscino con sopra la Corona, e al di sotto di
questa un braccio che indica l’atto della benedizione, e
dall’altra parte della Corona un fascio con il giglio. Sulla
parte anteriore del sarcofago: VITAE CESSIT NON GLORIAE (la vita
finisce non la gloria). All’esergo: DECESSIT DIE VIII NOVEMB.
MDCCCXXX / REGNI EIVS. In basso CAV . F . REGA . INV . V .
CATENACCI SCL. (Ricciardi 152. D’auria 163). |
Note
1]
Doria G., Settecento Napoletano: la Capitale, Torino 1962, p.
243.
[2] Carolina
Ferdinanda Luisa. Nel 1816 sposò il duca di Berry Carlo
Ferdinando di Borbone Artois. Rimasta vedova nel 1820, sposò in
seconde nozze il duca della Grazia conte Lucchesi Palli.
[3] Maria Cristina,
che sposò Ferdinando VII re di Spagna e in seconde nozze il duca
di Rianzares; Ferdinando che gli succederà sul trono; Carlo,
principe di Capua; Leopoldo, conte di Siracusa che tanto filo
darà da torcere al nipote Francesco II; Teresa Cristina Maria
che sposò Pedro II, imperatore del Brasile; Luisa Carlotta che
sposò l'infante di Spagna Francesco di Paola; Antonio, conte di
Lecce; Maria Amalia che sposò l'infante di Spagna Sebastiano
Gabriele; Maria Carolina Ferdinanda, che sposò Carlo di Spagna;
Luigi Carlo Maria, conte d'Aquila, che sposò la principessa di
Braganza Januaria e Francesco conte di Trapani, che sposò la
principessa di Toscana Maria Isabella.
[4] Gleijeses
Vittorio, La storia di Napoli, Società Editrice Napoletana, III
edizione 1978, p. 761-2.
Bibliografia
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Doria
G., Settecento Napoletano: la Capitale, Torino 1962
-
Gleijeses V., La storia di Napoli, Società Editrice
Napoletana, III ed. 1978
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